Nervi, s’impicca nel magazzino della ditta di papà

Nervi, s’impicca nel magazzino della ditta di papà

Un uomo di 39 anni, originario di Certosa, ma residente a Nervi si è tolto la vita, ieri, impiccandosi all’interno di un magazzino della ditta di suo padre. Il suo coinquilino, straziato dal dispiacere di non aver capito il profondo malessere dell’uomo, ha dichiarato alle forze dell’ordine che l’amico era preoccupato per le difficoltà economiche in cui versava l’azienda. Anche i familiari non sono riusciti a darsi una spiegazione del gesto estremo. Si tratta del terzo suicidio avvenuto nell’arco di pochi giorni a Genova. Mercoledì sera una ragazzina ecuadoriana di soli 13 anni si è uccisa gettandosi dalla finestra del palazzo dove abitava con la mamma e il fratello quindicenne, in via San Bartolomeo Bosco. Un atto terribile dettato da un male di vivere nel quale gli investigatori, che hanno sequestrato il computer della bambina, vogliono veder chiaro.

Lo stesso disagio violento che ha portato il 20 gennaio scorso un ragazzo di 28 anni a uccidersi gettandosi dalla finestra dell’abitazione della nonna, a Pegli perché non era riuscito a laurearsi come invece aveva fatto credere a tutti i suoi parenti. Il giovane, studente fuori corso all’università di Genova, non aveva retto alla vergogna di dover dire che giorno della laurea, in realtà, non sarebbe arrivato.

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