Cronache

«Nervi come Villa Serra»

«Nervi come Villa Serra»

Villa Serra di Comago come modello di gestione da estendere a tutti i parchi di Genova. A partire da Villa Pallavicini, per il particolare pregio artistico e architettonico, per poi spostarsi agli altri parchi della cintura genovese, Nervi compreso. Lo ha annunciato l’assessore comunale Mario Margini intervenuto alla presentazione del nuovo cantiere di Comago con la struttura che verrà dotata, entro la fine del prossimo anno, di un centro congressi per 200 posti. «I parchi di Nervi e quelli di Villa Pallavicini fino a oggi sono stati due grandi problemi per la gestione pubblica - ha detto Margini -. Il Comune vuole migliorarne le condizioni senza per forza privatizzarli, mantenendo una certa direzione pubblica, e migliorarli significa anche pensare a ticket d’ingresso». Proprio come Villa Serra che riesce a coprire circa il 10% del proprio bilancio grazie ai biglietti d’ingresso di 2,5 euro mentre esiste la possibilità di una tessera annuale che costa 12 euro: «Abbiamo entrate di circa 60mila euro per un bilancio annuale di 600mila derivanti dai biglietti d’ingresso: servono per coprire i costi della manutenzione ordinaria - racconta il presidente del consorzio Michele Casissa -. Che il nostro modello credo sia vincente lo dicono i numeri: quando abbiamo preso in mano Villa Serra avevamo 20mila passaggi all’anno, siamo a 115mila».
Intanto, il parco storico è pronto ad arricchirsi di un centro congressi per duecento posti completo di foyer e bar che verrà finanziato con un residuo dei fondi per le Colombiadi destinato alle ville di Genova.

Di 2,5 milioni destibnati al consorzio della Valpolcevera ne servirà 1,9 mentre il restante contributo verrà speso per mettere a norma la passeggiata che porta all’area spettacoli.

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