«Nessun ritardo, opere pronte a settembre 2014

«Il commissario non serve, almeno per ora, perché le opere procedono nei tempi stabiliti. Regione, Provincia e Comune stanno già facendo la propria parte insieme al ministero». Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle Infrastrutture, spiega a che punto sono le opere.
Quali infrastrutture saranno pronte per Milano 2015?
«Stiamo lavorando, non da oggi, perché entro settembre 2014 siano pronte tutte le opere che abbiamo previsto nel dossier di candidatura come essenziali e connesse. Inoltre lavoriamo perché siano realizzate il maggior numero possibile di ulteriori opere necessarie, ferroviarie e stradali».
Ci spiega la differenza con qualche esempio?
«Le opere essenziali sono quelle legate al sito, Cascina Merlata, i parcheggi, lo svincolo dell’autostrada, a cui va aggiunta la metropolitana M4 nella tratta Policlinico Linate, e poi le vie d’acqua e la via di terra. Sono già finanziate. Ci sono poi le 17 opere connesse, a cui abbiamo aggiunto le ulteriori 35 opere necessarie».
Ci sono granzie per tutte queste opere?
«Sicuramente stiamo lavorando perché siano pronte tutte le essenziali e tutte le connesse. Diamo per acquisite le opere essenziali, cioè parcheggi e svincoli: sono relativamente semplici e con un costo limitato. Discorso diverso per la M4 tra il Policlinico e Linate».
A che punto siamo con la M4 Policlinico Linate?
«Il discorso è un po’ diverso perché è un’opera che vale 910 milioni. La sua realizzazione è stata anticipata nel Dpcm di modifica firmato a marzo. Il Comune di Milano sta bandendo la gara, che dovrebbe uscire nei prossimi giorni, per scegliere il soggetto che dovrà realizzare i lavori, sulla base di un progetto definitivo già approvato dal Cipe e sulla base di un finanziamento disponibile».
Ciò vuol dire che tutto procede secondo i tempi?
«Proprio sulla base di questa gara saranno definiti con chiarezza tempi e modalità. Il vincolo posto riguarda le procedure accelerate di realizzazione della metropolitana, in modo che questa opera, per la quale in condizioni normali servirebbero 70 mesi, possa essere realizzata nei cinque anni. Non è impossibile, ma bisognerà che le imprese che si candidano siano consapevoli delle tempistiche strette».
Pensa che possa essere necessario un commissario, come ha suggerito in un primo momento il sottosegretario Castelli?
«È noto che la Regione non ha mai spinto per le soluzioni commissariali. Abbiamo rispettato i tempi senza bisogno di commissario. Prendo atto di quel che ha detto il sindaco e cioè che Milano può farcela nei tempi previsti e non vedo bisogno di commissario alcuno. In caso di ritardi, che al momento non ci sono, procedere ex lege 225 è possibilità che esiste e potrà essere valutata. Ma se le istituzioni preposte sono in grado di rispettare tempi e scadenze, la strada maestra è quella normale».
Altre infrastrutture che procedono secondo la tabella di marcia?
«L’avvio della Pedemontana è noto a tutti, i cantieri per il prolungamento della M1 a Monza apriranno entro sei mesi. La BrebeMi è in fase di realizzazione. Il raccordo per collegare la ferrovia che arriva a Malpensa con le Ferrovie dello Stato in arrivo da Milano sarà realizzato entro il 2014. Il prossimo Cipe approverà il finanziamento per il progetto definitivo del prolungamento M2 e M3. Sono alcuni esempi».
Il dibattito sulle aree e sulla governance influenza la realizzazione delle infrastrutture?
«Le aree di cui si discute sono quelle su cui si svolge la manifestazione, non c’entrano nulla con le infrastrutture. Semmai c’è un problema di compensazione ambientale e territoriale per le infrastrutture che passano in aree particolarmente urbanizzate, per esempio il terzo binario Rho Gallarate.

Qui progetto definitivo è al Cipe con opere compensative. La governance con le infrastrutture non c’entra niente, perché riguarda la Soge, la società di gestione, che si occuperà solo delle strade interne all’area dell’Esposizione».

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