Nessuna pianificazione territoriale e Genova lentamente muore

Nessuna pianificazione territoriale e Genova lentamente muore

Un corteo di dipendenti Elsag Datamat, preoccupati per le voci che circolano sui probabili tagli al personale, si è snodato nei giorni scorsi da Sestri a Cornigliano dove si è riunito con i lavoratori Selex. Il progetto di accorpamento che darà vita a Elsag Sellex piace poco e non convince.
A rischio circa 200 dipendenti a Genova e cassa integrazione per 650 lavoratori in tutte le sedi. Le Rsu unitarie delle due società chiedono al governo maggior chiarezza e un piano di rilancio.
Due ore di sit in hanno messo ko il traffico veicolare, paralizzando di fatto l’arteria principale del ponente e conseguentemente tutte le attività commerciali.
Il tessuto produttivo genovese continua a sfilacciarsi e a perdere occupazione, oramai le aree lasciate libere dagli stabilimenti storici del ponente sono solo oggetto di interesse da parte di gruppi commerciali intenzionati a sbarcare a Genova.
Varrebbe la pena di interrogarsi su come affrontare lo squilibrio che inevitabilmente si va creando tra la parte che crea ricchezza e quella che dovrebbe impiegarla.
L’assenza di una pianificazione territoriale e industriale sta trascinando Genova verso una situazione di disagio sempre più percettibile.


Si lamentano i commercianti che si sentono minacciati dalla crescente e sproporzionata concorrenza, si lamentano gli imprenditori che non ricevono più commesse dalle grandi aziende presenti sul territorio colpevoli di un vile tradimento perpetrato in nome di effimere ragioni di opportunità economiche, si lamentano i consumatori che vedono ridurre la loro capacità di spesa e i loro risparmi giorno dopo giorno.
Personalmente continuo a dire che il quadro è preoccupante e che non si vedono all' orizzonte ragioni per credere che sia prossima una inversione di trend. Mi auguro di sbagliare.
*imprenditore

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