Marcello Di Dio
nostro inviato a Lecce
La nazionale si allena a Galatina, a una trentina di chilometri da Lecce, e per l'occasione fa spostare una partita del campionato di Eccellenza per preservare l'erba dello stadio «Specchia». Ma mentre gli azzurri preparano l'ultima sfida con la Moldova, tiene banco il caso Nesta. Ieri, dopo gli accertamenti effettuati dal professor Cherubino a Varese, si è deciso di intervenire chirurgicamente sul tendine del pollice della mano sinistra lesionato. L'intervento avverrà domani, si parla già di uno stop di quattro settimane. Un duro colpo per il giocatore e per il Milan, che rischia di non avere Nesta per la sfida con la Juve del 29 ottobre.
Il problema dell'infortunio di Nesta è dunque legato al tardivo intervento medico. Già prima di Gelsenkirchen (quando il difensore subì un colpo al pollice della mano sinistra) Nesta aveva preso una pallonata durante un allenamento con gli azzurri a Glasgow. Al ritorno dalla doppia trasferta della nazionale, il giocatore fa presente a Meessermann, il coordinatore dello staff sanitario rossonero, che la mano gli fa male, ma il belga lo rassicura rispondendogli che non c'è nulla. A Coverciano arriva l'episodio che «smaschera» l'infortunio. Mentre è a pranzo, gli scivola dalla mano sinistra un piatto. La cosa insospettisce il responsabile medico della Nazionale Castellacci che sottopone Nesta a una risonanza magnetica. Lesione evidenziata, della quale Castellacci informa subito il Milan. Il club rossonero vorrebbe che Nesta rientrasse prima di Italia-Slovenia, ma il calciatore decide di giocare a Palermo. E il Milan, già contrariato con il suo staff medico, non gradisce la decisione di Nesta e della Nazionale (che non lo avrebbe spinto a lasciare il gruppo). Il contenzioso si riapre ieri su una frase di Galliani a Urbino, dove Sacchi sta per ricevere la laurea honoris causa, riferita però ai rapporti tra club e nazionali. «Non voglio alimentare polemiche, ma ognuno faccia il suo mestiere». Dall'ambiente azzurro arriva la risposta tramite il capo ufficio stampa Valentini: «Sì, sottoscriviamo quanto detto, ognuno faccia il suo mestiere». Se anche il Milan dovesse chiedere un risarcimento (ipotesi labile), la Nazionale è assicurata contro gli infortuni.
Botta e risposta tra il centravanti mundial Paolo Rossi e Alex Del Piero. «Se dovessi scegliere per il mondiale tra lo juventino e Cassano, lascerei il primo a casa», l'opinione di Rossi.
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