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Nesta operato, Ancelotti lo aspetta per la Juve

da Milano

Alessandro Nesta è stato operato ieri mattina a Varese dal professor Cherubino. Il tendine del pollice della mano sinistra era completamente lesionato, gli è stata praticata «una trasposizione tendinea». Ne avrà per tre-quattro settimane. I medici, e lo staff tecnico del Milan, si augurano che possa recuperare per sabato 29 ottobre, sera di Milan-Juve. Fin qui la notizia, nuda e cruda che non ha bisogno di molte chiose. Ancelotti deve votarsi l’anima a Dio e magari anche allo stagionato Costacurta (o Simic) visto che non potrà disporre sempre dell’eterno Maldini.
Dietro la notizia, resistono invece i ricami sulle responsabilità dell’infortunio e gli effetti di un clamoroso corto circuito interno al Milan. A smentire l’ipotesi fantascientifica (avallata in pubblico dal medico rossonero dottor Sala) della rottura provocata dalla passione di Nesta per la playstation è intervenuto lo stesso professor Cherubino. «Quello che posso dire io è che a oggi sulla letteratura scientifica mondiale non esiste un caso riportato di lesione del tendine estensorio oblungo da playstation» la frase che ha messo fine all’improbabile dibattito e alle sue conseguenze (protesta ufficiale della Sony). Infortunio da addebitare a un trauma, allora. Punto. Nella speranza che nessun cronista, in preda a delirio di onnipotenza, polemizzi col professore universitario per difendere la tesi smentita in modo solenne. Così sullo sfondo son rimasti i due gravi errori. Nell’affare Nesta ha fatto cilecca il dottor Meesserman (Milanlab non c’entra niente) e il suo staff, oltre al diretto interessato e al medico della Nazionale Castellazzi colpevoli di aver sottovalutato la conseguenza di un mancato, veloce intervento chirurgico. Ieri è intervenuto Adriano Galliani: ha difeso Meesserman ma imposto al team sanitario di passare dall’ufficio-stampa per la comunicazione.

Non sono bravi a scoprire le lesioni e fanno anche pasticci sui giornali.

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