La neve mette in ginocchio anche l’entroterra

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La neve mette in ginocchio anche l’entroterra

Una nevicata da record, che ieri ha mandato in tilt non solo le riviere, ma anche l’entroterra, che pure alla neve è abituato. Alla fine, anzi già all’inizio, le autostrade come la A10 e la A6 sono state interdette al transito dei mezzi pesanti, chiusi anche molti passi, dal Biscia al Faiallo, bloccato dal traffico anche il Centocroci. Partendo da ponente, è stata emergenza a Ventimiglia: più di 20 Tir carichi di bovini, cavalli, maiali e altri animali destinati al macello provenienti dalla Spagna e da altre nazioni sono rimasti bloccati già da giovedì sera sull’autostrada Nizza-Ventimiglia a causa della neve. «In assenza di soccorsi, rischiano di morire a causa del gelo e per mancanza di acqua e cibo» ha lanciato l’allarme Roberto Bennati, responsabile Lav campagne europee. Autotreni e autocarri hanno ripreso a circolare al valico di Ventimiglia verso la Francia, dopo il divieto di circolazione per i mezzi con peso superiore ai 75 quintali, imposto l’altra sera dalla prefettura di Nizza a causa delle nevicate in territorio francese. Il traffico è stato ripristinato alle 15, ma ci sono volute un paio d’ore prima che tornasse a pieno regime, visto che quasi 700 autoarticolati erano rimasti fermi tra l'autoporto e lo scalo merci di Ventimiglia.
Se nell’imperiese ha solo piovuto, la situazione più difficile si è registrata nel savonese, dove per l’intera giornata di ieri è rimasto in vigore lo stato di allerta per il maltempo. Sulla A10 Savona-Genova, in direzione del capoluogo, è rimasto sempre valido il divieto per i mezzi pesanti e anche la A6 Savona-Torino è stata interdetta al traffico dei mezzi superiori alle 7,5 tonnellate, con la chiusura temporanea in entrata dei caselli di Millesimo e di Altare, per permettere il deflusso di camion e tir. Gli altri veicoli potevano circolare solo con catene montate, ma polizia stradale, carabinieri e prefettura hanno consigliato agli automobilisti di lasciare a casa l’auto se non proprio necessario. Ritardi anche nella circolazione dei treni, da e per il Piemonte e verso Genova.
Situazione difficile poi nell’entroterra del Levante ligure, dove il manto bianco ha raggiunto oltre mezzo metro di neve sulla strada al Passo di Centocroci, bloccando il transito. Settanta i centimetri al Passo del Biscia per la Val Graveglia, bloccate tutte le frazioni della vallata, al Faiallo il vento ha formato impressionanti “cavalloni” alti anche 4 metri. «Mai vista tanta neve» è il commento degli anziani delle vallate che si affacciano sul Golfo Tigullio. Nella Val d’Aveto un unico manto bianco ha reso difficoltoso il transito. Sul Maggiorasca la neve ha raggiunto un metro e 20 centimetri e la colonnina di mercurio segnava -12. Bloccate tutte le strade verso l’Emilia. A Barbagelata di Lorsica nell’alta Val Fontanabuona, il più alto paesino della Liguria a quota 1.150 metri, le neve è alta 70 centimetri e la temperatura si è fermata a -6. Bloccata Varese Ligure con mezzo metro di neve in paese, bloccati tutti i servizi di corriere dal piano alle alte frazioni.
La rete delle strade provinciali genovesi ieri era quasi tutta percorribile, con catene montate, tranne alcuni tratti di montagna, senza case, insediamenti produttivi o commerciali, di cui è stata programmata la chiusura per far convergere tutti i mezzi disponibili sulla viabilità delle zone abitate.

I tratti chiusi riguardano nelle Valli Stura e Orba la provinciale 73 del Faiallo, la provinciale 76 di Olbicella; in valle Scrivia gli ultimi 2 chilometri della provinciale 81 di San Fermo; in Val Trebbia la provinciale 87 di Propata Alta, la provinciale 67 del Monte Fasce; in Fontanabuona la zona del valico della provinciale 20 di san Marco d’Urri, la provinciale 21 di Neirone e la provinciale 58 della Crocetta; in Val Graveglia la zona del passo del Biscia sulla provinciale 26; in Valle Sturla la provinciale 27 di Cassego, la provinciale 42 di Romaggi; in Val d’Aveto la provinciale 49 di Sopralacroce.

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