E siamo a tre. Milano ha affrontato la sua terza nevicata. Per la verità, la più clemente. I disagi ci sono stati, ma contenuti rispetto al 6-7 gennaio, quando il traffico è andato letteralmente in tilt. Il momento più critico si registra nelle prime ore del mattino. Due fiocchi di neve bastano per rallentare la circolazione dei mezzi e delle auto. In tangenziale e agli ingressi della città si va a passo d’uomo, così come dai caselli autostradali, in particolar modo sulla Milano-Laghi. «La viabilità è sotto controllo» garantisce la polizia municipale. Tranne che in un punto: via Visconti di Modrone viene chiusa dall’incrocio con via Cesare Battisti a quello con via Mascagni per lo scoppio di una tubatura a causa del freddo pungente della notte. Altro incidente: in via Bembo un pino centenario è crollato sotto il peso della neve cadendo sopra un camion parcheggiato e sfondando il muro di cinta di una casa.
I mezzi spalaneve si sono mossi in anticipo: ne sono scesi in campo 514, impegnati a pulire i punti critici, dalle fermate degli autobus agli ingressi di scuole, ospedali e uffici. «Siamo intervenuti - assicura l’assessore all’Arredo pubblico Maurizio Cadeo - non appena le strade hanno cominciato a imbiancarsi». Sparse a terra oltre duemila tonnellate di sale. In azione novanta dipendenti di Amsa, 242 dipendenti delle aziende incaricate dal Comune, 182 reclutati per l’emergenza. «Lancio un appello - aggiunge Cadeo - perché vengano rispettate le regole basilari di collaborazione civica, in particolare per quel che riguarda la pulizia dei tratti di marciapiede di fronte ai condomini che, lo ricordo, spetta agli amministratori degli stabili». In questo modo si potranno evitare i lastroni di ghiaccio e gli scivoloni della volta scorsa. Disagi sia a Linate sia a Malpensa, dove sono stati cancellati una ventina di voli in tutto. Per togliere la neve dalle piste e pulire gli aerei sono stati arruolati cento mezzi a Linate e 273 mezzi a Malpensa. Tutto regolare, nonostante i fiocchi abbondanti, per il debutto di Lufthansa Italia: il primo volo è partito per Barcellona alle 6,15 in punto. Con la neve non possono mancare le polemiche. A sollevarle stavolta è Don Mazzi, presidente della comunità Exodus e impegnato nell’accoglienza dei senza tetto alla stazione Centrale. Don Mazzi critica il ritardo con cui l’amministrazione comunale affronta il problema dei clochard e sostiene che l’emergenza si crei proprio perché il Comune non si organizza con il dovuto anticipo. «In fondo - incalza - quello che chiediamo è che il Comune predisponga un centinaio di posti letto e fornisca sacchi a pelo».
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