Nevicata da record a Milano Migliaia di chiamate al «118»

Previsti anche per oggi i fiocchi che cadono dalle 9 di ieri mattina. Tantissimi tamponamenti e «scivolate»

Chiara Campo

La neve ha mandato in tilt tangenziali, autostrade e i centralini del 118. Ieri intorno alle ore 18, quando i fiocchi cadevano ormai da almeno 10 ore, il pronto soccorso aveva già registrato circa oltre 1.400 richieste di intervento, «decisamente fuori norma - ammette il responsabile di 118 Milano Giancarlo Fontana -, di solito alla stessa ora siamo a quota 800-900, ma per via della neve stiamo registrando il 40 per cento in più di richieste, con picchi di ottanta interventi in contemporanea. Si tratta soprattutto di vittime di incidenti stradali e cadute sui marciapiedi». Alle ore 21 gli interventi hanno superato quota 1.900, alle 23 sono più di 2mila. Fotografia scattata anche dal Codacons, che fin dal mattino ha ricevuto «innumerevoli segnalazioni di cittadini scivolati o caduti per strada». L’associazione dichiara «illegale far pulire i marciapiedi, che sono suolo pubblico, ai proprietari delle case», e ricorda che «chi subisce danni, dalle scarpe rovinate alle distorsioni, può chiedere risarcimento a Palazzo Marino inviando una raccomandata».
Dal Comune, è il vicesindaco Riccardo De Corato a spiegare che dalle ore 9 è stato attivato il piano neve, che comporta «stato di allerta per 48 ore, 330 automezzi e 693 uomini, in particolare per l’attività di spargimento sale». Un servizio che per oggi si preannunciava a rischio, visto che è previsto lo sciopero nazionale del comparto Igiene ambientale. Ma Amsa e sindacati hanno raccolto l’appello del prefetto Gian Valerio Lombardi a cercare un’intesa per fronteggiare comunque gli effetti delle nevicate, che secondo le previsioni di Arpa Lombardia proseguiranno almeno fino a domani mattina. Il personale adibito al servizio neve - 224 uomini suddivisi in 4 turni - sarà garantito. La coordinatrice regionale di An Cristiana Muscardini ha però invitato il sindaco «a chiedere all’Amsa più spargimento di sale sui marciapiedi, per evitare incidenti». Albertini dal canto suo ha confessato che «mentre da ragazzo, quando cadeva la neve immaginavo quanto era bello, da sindaco penso che ogni centimetro sono 500mila euro di costi che non posso destinare a cose più utili».
Mentre il traffico è impazzito per tutta la giornata sulle tre tangenziali milanesi e lungo le strade di accesso, in città - a parte un aumento di microtamponamenti - i problemi sono stati minori: la polizia locale fino alle 21 ha messo in campo 184 equipaggi per governare gli incroci. La neve ha creato disagi anche ai trasporti pubblici: a causa del traffico le linee di superficie urbane e interurbane gestite da Atm hanno subito ritardi e rallentamenti. E per esaminare la situazione della circolazione stradale, ieri pomeriggio in prefettura si è riunito il Comitato operativo per la viabilità.

Il prefetto, insieme al governatore Roberto Formigoni, al presidente della Provincia Filippo Penati e al sindaco Gabriele Albertini, ha invitato i cittadini «a usare l’auto solo per gli spostamenti indispensabili e comunque usando la massima prudenza» e ha raccomandato agli enti proprietari delle strade «di impiegare i mezzi spargisale e spazzaneve» per prevenire disagi alla viabilità questa mattina. La Protezione civile ha attivato lo stato di allarme per rischio neve nelle 8 province di Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Cremona, Lodi e Pavia.

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