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New York, una maratona per il mondo

da New York

Ventiquattro ore ancora, e domani oltre 35mila corridori prenderanno il via nella maratona più famosa al mondo, quella di New York, un appuntamento che strega i maratoneti italiani visto che formano la presenza più numerosa dopo quella degli americani padroni di casa e dei loro cugini inglesi. Alla 36ª edizione gli italiani al via saranno 3.379, tra loro Gianni Morandi e Laura Fogli, lui per arrivare in fondo, lei per arrivarci con le migliori.
Il percorso sarà quello divenuto ormai storico: partenza da Staten Island per attraversare il ponte Da Verrazzano per giungere a Brooklyn, risalendo poi verso nord fino al Queens. Giunti a Long Island City, si svolta a sinistra per attraversare il Queensboro Bridge. Una volta a Manhattan, arrivati all'altezza della 59ª strada, si risale verso nord lungo la Prima Strada per poi attraversare il fiume Harlem e finire brevemente nel South Bronx. Da lì si riattraversa l'Harlem e si torna su Manhattan, direzione sud lungo la Quinta Strada. Si costeggia poi Central Park e lo si passa all'altezza del laghetto centrale. Di nuovo la 59ª, di nuovo il parco ma a sud, breve risalita nei pressi di Central Park West fino alla 67ª strada, dove è posto il traguardo.
Chi lo taglierà per primo? Lo scorso anno vinse il sudafricano Hendrik Ramaala (10° l’azzurro Andriani), intenzionato a deludere di nuovo i kenioti e fare il bis. Tra i vari che si impegneranno perché non succeda ci sarà l’americano Meb Keflezighi, secondo l'anno scorso (come fu secondi ai Giochi di Atene dietro Baldini). Per Meb tifa una nazione: un americano non vince dall’82, dal successo di Alberto Salazar. Ha detto Keflezighi, 30 anni, di origine eritrea, reduce da uno strappo muscolare: «Mi sono potuto allenare bene, penso che farò bene». Avrà contro tanti big: oltre a Ramaala, il recordman mondiale, il kenyota Paul Tergat, e due altri americani, Abdi Abdirahman e Ryan Shay.
Tra le donne mancherà la primatista mondiale, la britannica Paula Radcliffe, vincitrice nel 2004. Favorita d’obbligo diventa così l'olandese di origine keniana Lornah Kiplagat, 30 anni, che non ha fatto mistero delle sue ambizioni. Se la vedrà con la kenyana Susan Chepkemei, seconda l'anno scorso. Tra gli italiani, puntano al podio Alberico di Cecco, Vito Sardella e Giuliano Battocletti.

Tra le donne potrebbero piazzarsi molto bene Bruna Genovese e Anna Boniolo.

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