Simone Mercurio
È un equilibrista tra jazz, sonorità brasiliane ed elettronica, il «guru» del giradischi Nicola Conte, questa sera dalle 22 al La Palma di via dei Mirri a Portonaccio. «Stilisticamente le musiche cui faccio costante riferimento sono la bossanova e il jazz» spiega leclettico dj, musicista e produttore barese. «Il mio è come un gioco di vasi comunicanti - aggiunge Conte - alla cui base stanno sia il be-bop che Duke Ellington, ma che si sviluppa poi attraverso le tante possibilità della musica moderna».
Parlare di Nicola Conte, vuol dire fare un salto indietro nel tempo, nelle atmosfere ricreate al Fez di Bari, un locale che è stato una vera e propria «fucina di idee».
La passione per il jazz porta inizialmente Conte a delle produzioni strettamente legate alla musica afro-americana. Jet Sounds, il suo primo cd del 2000, è un elegante simbiosi di sonorità italiane, legate al mondo del cinema e influenzate da jazz, bossanova e psichedelia.
Intanto, allattività di produttore Conte comincia ad affiancare quella di dj, che lo porta a suonare in diversi club sparsi in tutto il mondo. Momento di svolta è caratterizzato dal singolo New Standards, scritto assieme a Gianluca Petrella. Nel 2002 produce il disco di Rosalia De Souza In Carota dove viene esaltata la sensuale voce della De Souza attraverso tredici tracce di «bossa nova flavour». Attraverso i vari remix, prove e riprove, Conte ha sviluppato negli anni una ricerca sul suono fatta attraverso strumenti veri: lobbiettivo era quello di ottenere musica con lo stesso impatto dellelettronica, ma suonata acusticamente da unorchestra e con la finezza tipica del jazz anni 60. Nicola Conte, insomma, è riuscito ad ottenere, primo fra tutti, brani che diventano standard per il jazz moderno.
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