da Roma
Non si va più in carcere per i reati dopinione. Il vilipendio alla Repubblica, alle istituzioni costituzionali, alle forze armate, è punito ora solo con pene pecuniarie. Il sì di ieri del Senato ha modificato tutta la normativa in materia da oltre sessantanni: rimane il rischio di andare in galera per due anni per vilipendio alla bandiera, ma la reclusione in genere rimane solo quando loffesa è legata alla violenza. Viene poi abolito lergastolo per le azioni che mettono in pericolo «lindipendenza o lunità dello Stato». Nel caso della religione viene punito loltraggio non solo a quella cattolica ma a tutte le confessioni religiose. Con la legge approvata ieri viene modificata infine a livello tecnico la legge Mancino sulle espressioni di razzismo: rischia la multa o la reclusione fino a un anno e mezzo chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sullodio razziale ed etnico oppure chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (nella legge il verbo usato era «incita»).
Molto soddisfatta la Lega, dal momento che a questi cambiamenti aveva dedicato una battaglia di cinque anni, ricorda il ministro della Giustizia Roberto Castelli, «da quando Umberto Bossi nel 2001 a Pontida prese l'impegno di cancellare, per la prima volta nella storia della Repubblica, una serie di reati che ormai nulla avevano a che fare con la libertà di pensiero e di opinione che caratterizza uno stato democratico». Soddisfazione doppia per il Guardasigilli: «Abbiamo mantenuto un solenne impegno, da un lato, e abbiamo alzato il tasso di democrazia del Paese, dall'altro».
«Finalmente - ha commentato il ministro per le Riforme Roberto Calderoli - si sono abrogate le norme liberticide del Codice Rocco. In due giorni, due grandi obiettivi fortemente sostenuti dalla Lega Nord a difesa dell'incolumità del cittadino e della sua libertà di pensiero». Tutto il gruppo del Carroccio al Senato applaude in una nota a «una vittoria della Lega». Lapprovazione della legge «è lennesima partita di scambio del centrodestra - ha attaccato il coordinatore dei Verdi Paolo Cento -. Il testo voluto dalla Lega è del tutto insufficiente».
Castelli ha citato un caso specifico per dimostrare che la legge sarà rivoluzionaria: «Sono contento - ha detto - che ora cadranno anche le accuse verso Oriana Fallaci, la scrittrice che pure ha espresso giudizi non troppo lusinghieri verso di noi.
Niente carcere per chi commette reati dopinione
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