A proposito di foto e gogne mediatiche, nessuno scandalo se un quotidiano autorevole come il Corriere della Sera decide di mettere in rete attraverso il proprio sito gli scatti pubblicati in prima pagina su Novella 2000 che riprendono il leghista Roberto Maroni al ristorante in presunta dolce compagnia di una sua collaboratrice. Poco importa se lo stesso ex ministro ha ammesso di aver ricevuto dalla solita cricca la «vantaggiosa» proposta di acquistare le foto prima che andassero in pasto al pubblico dei gossipari. Maroni non fece una grinza e rispose «no grazie, di foto ne ho già tante». Ma un politico è un politico e certe illazioni non fanno piacere, tantè che lesponente lumbard non esitò a querelare allindomani della pruriginosa pubblicazione. Ora che linchiesta di Potenza ha riesumato la vicenda, Maroni non ha difficoltà a chiarire una volta per tutte la sua posizione sulla cena galeotta: «Ma quale filarino - dice - si trattava di un banale incontro di lavoro con Isabella Votino, una mia collaboratrice». Lex ministro ricorda gli abboccamenti subiti dai paparazzi: «Credevano si trattasse di una tresca, e invece era praticamente una cena di lavoro.
Di conseguenza il giornale si è preso una bella querela e presto mi dovrà risarcire». Maroni interviene poi sul caso Sircana: «Io a questa gente che va a guardare dal buco della serratura, e che poi ricatta e fa quattrini, riserverei una soluzione definitiva».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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