Niente pace con Ranieri Ma per Cobolli «è incedibile»

Fino al prossimo temporale, il caso è chiuso. Cobolli Gigli ha messo a tacere tutti i sussurri sul caso Trezeguet con dichiarazione che avrebbe potuto proporre qualunque esploratore dell’ovvio. «L’argomento è risolto dalle dichiarazioni di Blanc. Trezeguet si allena e Ranieri dirige gli allenamenti». Bastasse... Per ora basterà, ma da qui alla fine della stagione il caso Trezeguet rischia di diventare un tormentone. Ranieri non ha casualmente esagerato nei toni. Il francese vuol riproporre una sua leadership che l’infortunio può aver annacquato. Anche se saranno i gol (suoi) a fortificarla o meno. Resterà alla Juve? La risposta si accomuna ad un’altra domanda: chi mai potrebbe acquistarlo e pagargli fior d’ingaggio? Nessuno, salvo più miti pretese di tutti. «Ma Trezeguet resterà alla Juve, è incedibile. Come Amauri, uno dei nostri grandi campioni. Sono persone legate da contratti importanti ad una società che vuole andare avanti con loro». E qui Cobolli Gigli è stato più deciso, più presidente e meno esploratore dell’ovvio. L’inciso su Amauri è dovuto a qualche muso di troppo: il brasiliano pensava di giocare contro il Chelsea. Non ha gradito. Amauri scontento, Trezeguet seccato, Del Piero pronto a scatenarsi se Ranieri si attenta al diritto di lesa maestà. Sono questi i problemi che la Juve dovrà affrontare, oltre agli avversari. La lunga assenza di Trezegol ha evitato all’allenatore una guerriglia di spogliatoio. La multa al francese e il nervo scoperto del tecnico sono il segnale di una tensione. Cobolli fa il pompiere. «Ora è pace fatta. Trezeguet si alleni bene e giochi quando Ranieri riterrà di farlo giocare.

Meglio concentrarci su tutte le possibilità per vincere le partite». Perfetto, e meglio non stupirsi se in estate la Juve dovrà risolvere un problema in più. Non basteranno Floccari o qualche virgulto new generation a sostituire Trezeguet.

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