Roma

«Niente paura»: arriva la guida anti-emergenza

Doveva essere pronta a ottobre. Spiegherà che fare in caso d’attentato

Valeria Arnaldi

«Affrontare l’emergenza. Cosa sapere, cosa fare». Si intitola così il vademecum che insegna ai romani come far fronte ad eventuali attacchi terroristici e situazioni di pericolo, stilato da un comitato composto da funzionari di Comune, Provincia, Prefettura e Protezione Civile di Roma, Vigili del Fuoco, Questura provinciale, Centro antiveleni del Policlinico Gemelli e Ordine degli psicologi del Lazio. «Nessun allarme particolare - ha precisato ieri, in occasione della presentazione dell’opuscolo, il prefetto Achille Serra - ma una semplice presa di coscienza. Con il terrorismo, ormai, bisogna fare i conti, mantenendo sempre alta la guardia». Annunciato lo scorso 25 luglio, il vademecum doveva essere pronto a ottobre. Il testo, però, a causa della sua eccessiva complessità, è stato sottoposto a un’attenta revisione, giungendo così, dopo oltre sei mesi, alla versione definitiva, più snella ma anche più completa. Pensato solo come un prontuario in caso di attentati, comprende, invece, diversi tipi di emergenze, dal black-out all’incendio, dal terremoto alle fughe di gas. L’opuscolo, di 26 pagine - stampato in 250mila copie in italiano, inglese e francese -, a causa degli alti costi di spedizione, non sarà inviato direttamente ai romani, come era stato progettato, ma distribuito in municipi, ospedali, uffici pubblici e in allegato ad alcuni giornali. La versione virtuale sarà pubblicata sui siti di Comune e Protezione Civile. Nelle prime pagine sono elencati i numeri utili in caso di emergenza, ripetuti anche in una scheda da ritagliare e portare con sé. La parte più consistente è riservata ad attentati con agenti biologici, sostanze chimiche, nucleari e radioattive o esplosivi. Ai lettori si spiega come riconoscere e a chi segnalare comportamenti sospetti o pacchi abbandonati. Si raccomanda, inoltre, di non toccare i feriti, non recarsi sui luoghi degli incidenti per cercare parenti o amici, rassicurare le persone spaventate, allontanarsi rapidamente e, per quanto possibile, in modo ordinato dalle «zone rosse» per facilitare l’intervento delle forze dell’ordine, prestare solo se assolutamente necessario il primo soccorso - le nozioni base sono elencate in un’apposita sezione - in caso di traumi, perdita di conoscenza, fratture, esposizione a sostanze tossiche.

La regola fondamentale è una: «Nessun eroe».

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