Niente più feste dell’Unità a Montestella

Approvata la mozione di Massari (Fi) che vieta di usare le aree verdi per le manifestazioni. Fra i contrari due Ds

Sabrina Cottone

Mai più manifestazioni nelle aree verdi dei parchi e dei giardini milanesi. La mozione dell’azzurro Paolo Massari è stata approvata lunedì scorso in consiglio comunale ed è una specie di condanna a posteriori della Festa dell’Unità a Montestella, che ha scatenato proteste e sollevazioni degli abitanti del quartiere. La mozione, infatti, nasce proprio dalla richiesta dei comitati di quartiere Montestella, che già a giugno avevano chiesto di revocare la concessione di utilizzo dell’area per la Festa dell’Unità.
Il «no» alle manifestazioni nel verde è passato con diciassette voti a favore, due contrari, cioè i diessini Marilena Adamo e Federico Ottolenghi, e otto astenuti tra i quali il coordinatore del centrosinistra, Sandro Antoniazzi. La festa dell’Unità è infatti la manifestazione più contestata, perché i tendoni sono stati montati sul prato a ridosso della Montagnetta. Si era discusso anche di largo Marinai d’Italia, tradizionale sede della festa di partito di Alleanza nazionale, ma in quel caso le richieste non sono mai arrivate per le aree verdi ma solo per le parti asfaltate e la Palazzina Liberty.
«La mozione che io ho presentato e il consiglio comunale ha approvato ha grande valore per tutti i cittadini milanesi, perché abbiamo vincolato il Comune, che non potrà più concedere spazi verdi per manifestazioni pubbliche». Di più. «Abbiamo anche ottenuto che Palazzo Marino si impegni a trovare uno spazio, che oggi non c’è ancora, per svolgere grandi manifestazioni».
Non è la prima volta che il luogo scelto per la Festa dell’Unità scatena sollevazioni di quartiere. Era accaduto già per il parco Sempione e anche lì il consiglio comunale aveva tentato di evitare il bis con una mozione. Poi l’estate scorsa è scoppiato il caso Montestella. Il Comitato Qt8 ha fatto di tutto per bloccare la festa, raccogliendo firme prima e protestando poi per le condizioni di degrado in cui si trovava l’area a ottobre, all’indomani della fine della festa dell’Unità, che ha occupato l’area dal 25 agosto al 19 settembre. I Ds avevano versato un deposito cauzionale e promesso di rimettere a posto l’area, ma in ogni caso i disagi per i cittadini sono stati elevati.
Adesso, se le indicazioni del consiglio saranno rispettate, una nuova festa a Montestella sarà impossibile.

Come scrivono i consiglieri, «considerato che il verde a Milano è una risorsa preziosa in quanto scarsa, appurato che le kermesse politiche possono benissimo essere svolte in luoghi all’aperto che non compromettono il poco verde a Milano», la richiesta è che il sindaco e la giunta non autorizzino per alcuna ragione manifestazioni (l’aggettivo «politiche» è stato cancellato) sulle aree verdi dei parchi e dei giardini milanesi.

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