«Niente scandalo ho i titoli per questo posto»

da Roma

«È solo uno dei 108 istituti. A me quella decisione non ha fatto neanche bene». Il professor Franco Prodi, direttore dell’Isac (Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima), non è contento della proroga perché intende far valere le proprie ragioni e il proprio curriculum per via giudiziaria. «Sono tra i 23 direttori che hanno presentato ricorso al Tar - aggiunge - perché il Cnr ha bandito i concorsi nonostante il nostro contratto prevedesse un rinnovo automatico per il secondo mandato salvo verifica dell’attività svolta».
Insomma, secondo Prodi, il Cnr avrebbe sbagliato due volte: in primis bandendo il concorso e in secondo luogo non valutando i propri dirigenti. «Noi - sottolinea - avremmo avuto diritto al termine del nostro mandato, scaduto nel 2006, a una valutazione che non c’è stata». Il conflitto di interessi del fratello premier, perciò, è materia sulla quale non c’è discussione. «È inutile cavalcare la questione - precisa - perché io sono un rispettato ricercatore del Cnr dal 1967 e, soprattutto, si tratta di una proroga e non di una nomina». I problemi dei giovani ricercatori gli stanno a cuore, ma devono essere messi su un altro piano. «Osservo che c’è una situazione difficile e forse la giustificazione del decreto può essere quella di fare un ordinamento più organico, ma io sono un direttore che aveva tutti i titoli per avere un secondo mandato».

E nonostante Prodi non sia proprio in sintonia con i vertici dell’ente, anche al Cnr hanno tirato un sospiro di sollievo. «Se al suo posto avessero messo un ecologista catastrofista di ultrasinistra, chissà cosa sarebbe successo», si mormora nei corridoi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica