Niger-gate, ecco i verbali segreti di Martino

«Lavoravo anche con gli 007 egiziani. Le lettere le ho avute dalla signora dell’ambasciata nigerina. Non ho mai accusato l’intelligence italiana»

Interrogatorio del 17 settembre 2004: (Rocco Martino è appena rientrato dalla «fuga» negli Usa dove alla tv Cbs ha registrato un’intervista sul Niger-gate, che mai andrà in onda perché ha omesso di parlare della segreta collaborazione con gli 007 francesi. Al pm spiega che non lavora per il Sismi come sostengono alcuni articoli di giornale inglesi, bensì per altri Servizi)
«(...) Ho lasciato gli Usa l’8 agosto, sono partito da New York e da lì sono rimasto in Liguria fino a ieri per poi venire a Roma. Il 3 agosto mi trovavo a Roma poi sono andato a Monaco di Baviera ove mi sono recato con un’automobile che era stata noleggiata dalla Cbs. Per gli spostamenti ho utilizzato sempre il mio vero nome (...). La mia attività, dopo il congedo dall’Arma dei carabinieri nel 1983, consisteva nell’acquisizione di informazioni su input del residente dei servizi segreti egiziani a Roma e di tale collaborazione tenevo informato il funzionario del Sismi a nome Antonio Nucera che io ho incontrato periodicamente fino al 1999 (...). Per la mia attività di collaborazione con i Servizi egiziani ho ricevuto compensi molto modesti. Faccio presente che oltre all’attività di collaborazione con i Servizi egiziani ho svolto anche delle attività sia in Italia che all’estero e come esterno per conto del Nucera. Un altro contatto con il Sismi è rappresentato da (...) che ho incontrato diverse volte fino al 1997/98. Dal 1996 ho iniziato una collaborazione abbastanza organica con un servizio segreto francese, avevo un cellulare di riferimento il cui nome posseggo ancora e sono in grado di fornire. I francesi erano particolarmente interessati al fenomeno del fondamentalismo islamico e io ho fornito informazioni sia in forma scritta che oralmente. Di tale collaborazione non ho fatto parola né con gli egiziani né con il Sismi. I francesi mi retribuivano abbastanza stabilmente in ragione di 1.500/2.000 euro mensili oltre al rimborso delle spese.
(Martino parla poi del dossier falso e della sua fonte all’interno dell’ambasciata del Niger a Roma che gli ha passato il colonnello del Sismi, Antonio Nucera, prossimo al pensionamento e non più operativo da anni. Smentisce le sue accuse al Sismi riportate sui giornali inglesi).
«Se ben ricordo, nel 2000 il Nucera mi chiese se fossi interessato a conoscere una persona che lavorava per un’ambasciata africana e che era in grado di fornire informazioni e documenti riservati tra cui il cifrario dell’ambasciata. Io ho accettato e ho incontrato questa signora (...). Faccio presente che la donna conosceva l’identità di Nucera ma lo chiamava “Francesco”. La donna mi ha fornito diverse informazioni cui io ho fornito ai francesi senza informare il Nucera (...). È stata sempre la donna a fornirmi la documentazione sul presunto traffico di uranio dal Niger all’Irak. Tale documentazione io l’ho portata a Bruxelles al mio referente dei servizi segreti francesi. Quando fu accertato che tale documentazione era falsa ho chiesto spiegazioni alla signora (...) che, per la verità, sul punto è stata molto evasiva. So che la giornalista Matranga della Cbs ha avuto due colloqui con la signora. In un primo colloquio la donna (...) avrebbe riferito che la responsabilità era mia, mentre in un secondo colloquio avrebbe detto che la documentazione falsa le era stata fornita dal colonnello Nucera (...). Successivamente non ho avuto modo di parlare della questione né con la donna né con il Nucera (...). Conosco il contenuto dell’articolo pubblicato il 1º agosto 2004 sul Sunday Times a firma di Nicholas Rufford intitolato “Spie italiane hanno alterato la documentazione di Saddam”. Il contenuto di questo articolo non corrisponde in nessun modo al contenuto di un colloquio, preliminare a un’intervista, che io ho avuto con tale Nicolas Rufford a Bruxelles il 29 luglio 2004. Al giornalista Rufford io non ho mai detto di essere stato utilizzato dal Sismi per veicolare la documentazione falsa sul traffico di uranio. In realtà dissi a Rufford che una persona che lavorava o aveva lavorato al Sismi mi aveva fatto avere, tramite un’altra persona, la indicata documentazione. Ribadisco che la documentazione mi è stata data dalla signora (...) e che io non so chi tale documentazione abbia confezionato».
Interrogatorio di Rocco Martino del 7.2.2004. (A Rocco Martino viene chiesto di precisare i termini degli incontri con il colonnello del Sismi, Nucera, e la segretaria dell’ambasciata a margine dei quali sarebbe avvenuto lo scambio dei documenti falsi sui traffici d’uranio).
«Il 16 febbraio verso le ore 10/11 ho incontrato in Largo Gancia il signor Nucera il quale aveva predisposto un incontro con la signora (...) che ci ha raggiunti. Il Nucera ha fatto le presentazioni e dopo siamo andati a prendere un caffè nel vicino bar e fuori allo stesso bar è proseguita la conversazione con la signora (...). La conversazione tra me e il Nucera prima, e tra me e la donna dopo, è stata da me registrata e la stessa è compresa nel materiale che ho consegnato (...). Prima dell’incontro il colonnello Nucera mi ha proposto di presentarmi una persona che lavorava presso un’ambasciata africana pensando che fosse di mio interesse conoscerla attesa la mia attività di “intelligence”, in quanto la stessa avrebbe potuto fornirmi informazioni di mio interesse (...). I miei rapporti di frequentazione con la signora (...) sono iniziati nel 2000 e interrotti dopo poco più di un anno, comunque la data esatta di interruzione potete trovarla tra il materiale audio che ho consegnato. Nell’occasione ebbi modo di contestare la falsità delle carte che dalla stessa mi erano state consegnate, e in particolare il carteggio relativo a un presunto traffico di uranio tra il Niger e l’Irak (...). I miei rapporti con la signora sono stati oggetto di pagamento nell’ordine di un milione al mese.

Tracce di questi pagamenti sono contenute tra la documentazione da me consegnata. Il materiale consegnato relativo al presunto traffico di uranio tra l’ambasciata del Niger e l’Irak mi è stato consegnato esclusivamente dalla signora».
(1-continua)

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