Da un mese li minacciavano per convincere due aspiranti pentiti di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, a rinunciare al loro proposito di diventare collaboratori di giustizia. L11 luglio avevano incendiato due auto di uno dei pentiti e poi erano cominciate le pressioni sui parenti, con telefonate anonime e minacce. Nei piani di 4 uomini delle cosche, fermati ieri nelloperazione «Crazy horse» coordinata dalla Dda di Catania e condotta dalla mobile di Caltanissetta con lausilio del commissariato di Niscemi e dei carabinieri di Vittoria (Ragusa), cera anche il sequestro e persino luccisione dei figli di 7 e 11 anni di uno dei pentiti e di una ragazza di 30 anni, figlia della convivente di uno dei collaboratori. In manette sono finiti i pregiudicati Rosario Lombardo, 48 anni, soprannominato «Saru Cavaddu», già ai domiciliari, Giuseppe Lodato, di 54, detto «Peppi Vureddu», Alessandro Ficicchia, 42 anni, tutti di Niscemi, Alessandro Aparo, 27 anni, di Vittoria. In unintercettazione, parlando di uno dei bambini nel mirino, Lombardo dice in dialetto a Ficicchia e Lodato: «O tu sbarazzi tu o iddu», cioè uno di voi deve provvedere ad eliminarlo.
I genitori di uno dei pentiti sono stati allontanati da Niscemi: erano stati loro a denunciare alla polizia di aver ricevuto pressioni dalla cosca. Le intercettazioni ambientali confermano la saldatura dei nuovi uomini dei clan di Niscemi e Vittoria, con lintento di potenziare Cosa nostra anche a Gela.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.