Nissan Qashqai, l'apripista ai «crossover urbani»

L'idea della Casa giapponese è stata un successo che ha trasformato il mercato. Dal 2007 ben 80 premi

Piero Evangelisti

L'innovazione apportata da Nissan Qashqai parte da una sfida alle convenzioni, e in particolare ai Suv che a partire dalla seconda metà degli anni Novanta hanno cominciato a diventare presenze ingombranti sul mercato dell'automobile. Ci voleva qualcosa di nuovo, di stimolante per un pubblico più vasto, una mission che il numero uno Carlos Ghosn affidò ai suoi progettisti nel 2002.

Nasce così il primo crossover della storia, il progenitore di veicoli che oggi sono i protagonisti nei cinque continenti. Qashqai è bestseller incontrastato in Europa, eppure il progetto linea esterna e layout interno arrivò da Giappone e Stati Uniti: toccò poi al centro europeo di Nissan, a Cranfield, nel Regno Unito, assemblare il tutto. «Era la seconda volta nella storia che l'Ntce veniva incaricato dal Giappone di curare lo sviluppo di un modello da zero - osserva Peter Brown, vehicle evaluation manager del centro tecnico europeo che fa capo a Nissan - ed eravamo emozionati all'idea di realizzare qualcosa di assolutamente inedito. L'idea in sé era molto semplice: prendere un Suv tradizionale e renderlo più economico, più agile e compatto».

L'auto è stata presentata come concept al Salone di Ginevra il 2 marzo 2004. Il nome Qashqai derivava da quello di una tribù iraniana e richiamava il suo carattere di «nomade urbano». L'accoglienza fu scettica e i media del settore si chiesero se davvero esisteva un mercato per la proposta Nissan a metà tra una berlina e un Suv. ll primo «crossover urbano» della storia prodotto in serie fece il suo debutto al Mondial di Parigi nel 2006.

Nissan mantenne il nome Qashqai, nonostante le numerose perplessità sollevate sulla difficoltà di pronuncia, e il nuovo crossover arrivò nelle concessionarie europee nel mese di febbraio del 2007, giusto dieci anni fa. Nel 2010, quando l'innovativo crossover di Nissan aveva già raggiunto 1,2 milioni di unità prodotte cominciarono a spuntare i primi emulatori, quelli che sono oggi divenuti una schiera. Ancora una volta, per Nissan, era giunto il momento di innovare, di mettere a punto la seconda generazione di Qashqai che ha debuttato al Mondial di Parigi nell'autunno del 2014.

La leadership del crossover di Nissan resiste oggi imperterrita e Qasqhai è protagonista di un'altra importante evoluzione verso l'auto del futuro soprattutto sotto il profilo delle assistenze alla guida che ci porteranno verso la guida autonoma dove il crossover della Casa automobilistica di Yokohama vuole essere un punto di riferimento.

Alla fine del 2016, il numero totale di Qashqai venduti in Europa era pari a 2,3 milioni. L'auto è attualmente commercializzata in 99 mercati da Antigua all'Australia, passando per l'Algeria e l'Angola (e ci fermiamo alla lettera A) e le vendite globali hanno superato quota 3,3 milioni dal 2007. Qashqai ora gode del pieno favore dei media e ha meritato oltre 80 riconoscimenti dal 2007, tra cui 19 titoli di «Car of the Year».

Steve Fowler, redattore capo del magazine britannico Auto Express, ha osservato: «Le idee più semplici sono sempre le migliori.

E non c'è idea migliore di quella di prendere lo stile ricercato e la posizione di guida dominante di un Suv e di trasferirli in un modello più piccolo ed economico. Qashqai continua a fissare gli standard con cui si misurano i rivali: ottimo nella guida e generoso nel comfort». Impossibile non essere d'accordo con il giornalista inglese.

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