No alla comunità, sceglie il carcere

«Voglio tornare in carcere. Portatemi a Opera. Non voglio più stare in comunità». Questa l’insolita richiesta rivolta a un ispettore di polizia da un 30enne, presentatosi sabato sera alla casa circondariale di Bollate. Era dal 15 settembre che Giuseppe B., pregiudicato milanese, viveva in una comunità a Brescia grazie a una concessione del tribunale della libertà. Ma della comunità Giuseppe B. non ne voleva più sapere. Sabato sera, dopo aver trascorso la giornata a Milano, non si è più ripresentato in comunità, e si è fatto arrestare per evasione. Due notti nel carcere di Bollate, però, devono avergli fatto cambiare idea. «Non avevo più soldi e non potevo tornare indietro, speravo che mi ospitassero per una notte nel carcere, e che poi mi riportassero loro a Brescia», ha detto ieri davanti al giudice per le direttissime Maria Lilia Speretta.

«Ora li ha i soldi?», ha chiesto il magistrato, prima di ripristinare la misura cautelare in comunità. «Stasera passo da mia madre, e me li faccio dare», ha risposto l’uomo. Che ha ribadito senza alcun dubbio: «In prigione non ci voglio più stare».

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