Cronaca locale

No global, il Primo maggio degli ubriaconi

Il corteo dei centri sociali. La manifestazione in difesa dei precari si è trasformata in un rave party a base di birra e droga Intervenute 30 ambulanze. Al comizio dei sindacati in piazza Duomo fermato un uomo armato

Altro che corteo per i diritti dei lavoratori precari. Il May day parade dei centri sociali è stato un rave party in piena regola a base di birre e stupefacenti. Tanto che in piazza Castello, durante l’happening musicale improvvisato alla fine della manifestazione, sono intervenute una trentina di ambulanze per soccorrere i no global collassati. In tanti hanno abusato di alcol e droga, principalmente marijuana, e sono stati portati nei pronto soccorso degli ospedali cittadini. Ben 52 le chiamate al 118, 25 le persone visitate sul posto e 15 quelle spedite al Policlinico. Su 1.300 chiamate, la maggior parte sono arrivate per «causa corteo». Fortuna che l’azienda regionale di emergenza urgenza, sapendo del doppio corteo del Primo maggio, aveva per tempo decretato lo stato di «maxi-emergenza», aumentando il personale medico, i mezzi di soccorso in azione e montando una tensostruttura per l’assistenza medica in foro Bonaparte.
Scandalizzato per come sono andate le cose è il vicesindaco Riccardo De Corato che denuncia come «un’offesa alla città» il rave party itinerante con tanto di imbrattatori all’opera. «Uno scenario che, a negozi aperti, avrebbe potuto essere ancora più violento, disastroso». È anche per questo motivo - per evitare atti vandalici - che il Comune ha deciso di lasciare chiuse le attività commerciali. Decine di telefonate sono arrivate alla Centrale operativa della Polizia locale per segnalazioni di risse e scontri.
Grazie alle 12 telecamere installate lungo il percorso del corteo dei centri sociali, da piazza XXIV Maggio a piazza Castello, è stato identificato e denunciato un ragazzo, colto in flagrante mentre imbrattava i muri con una bomboletta.
«Alla fine della giornata - fa notare De Corato - sono state necessarie 300 ore di lavoro da parte dei quaranta operatori dell’Amsa, impegnati tutta la notte e fino alla tarda mattinata di ieri per restituire il decoro alle aree di passaggio del corteo». Molte segnalazioni di scarabocchi spray su palazzi, vetrine, portoni e saracinesche sono arrivate anche ad Assoedilizia: «Un vero scempio della città - commentano gli imprenditori - tra i peggiori che si ricordino, con danni di centinaia di migliaia di euro». Fabrizio De Pasquale, presidente dell’associazione Anti graffiti, propone di istituire un fondo per aiutare i proprietari degli immobili a coprire le spese di ripulitura dei palazzi.
Momenti di tensione anche al corteo del primo maggio mattina, organizzato dai sindacati: un uomo di 46 anni, residente a Rozzano, è stato fermato dai vigili mentre cercava di salire sul palco delle autorità in piazza Duomo armato di un paio di cesoie con lame da 35 centimetri. L’uomo, che nascondeva l’arma in un cappello, ha finto di essere un agente della polizia per cercare di salire sul palco ed ha sfoderato un finto tesserino.

Denunciato per porto abusivo di armi improprie, aggressione e rapina, ora si trova all’ospedale San Paolo per il trattamento sanitario obbligatorio.

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