Sabrina Cottone
Pattinare sul ghiaccio in piazza Duomo. Non piace a tutti quella pista di sedici metri per trenta con vista guglie che arriva lì nel mese di dicembre, ma è un fatto: ormai è entrata nellimmaginario collettivo del Natale. E però questanno è possibile che fantasia (e realtà) debbano farne a meno perché il sovrintendente ai Beni architettonici, Alberto Artioli, è convinto che porti più disordine che allegria. Lassessore agli Eventi, Gianni Bozzetti, è preoccupato da questi dubbi e deciso ad andare avanti: la delibera arriverà venerdì in consiglio comunale e a questo punto toccherà al sovrintendente decidere che fare.
Bozzetti spera che tutto vada per il meglio: «Sarebbe un danno per la città, si tratta di una tradizione consolidata del Natale meneghino: lanno scorso abbiamo avuto duecentomila frequentatori». Pattinare sul ghiaccio di piazza Duomo è gratis, o meglio bisogna pagare laffitto dellattrezzatura e versare unofferta i cui proventi vanno in beneficenza: lanno scorso il denaro è stato messo a disposizione della ristrutturazione di Cascina Bellaria, questanno lobiettivo è destinare i fondi a unassociazione per i portatori dhandicap.
Il sovrintendente chiede di spostare la pista in piazza Affari o in piazza del Cannone, ma Bozzetti replica che la scelta del Duomo è un vincolo messo dallo sponsor, la Nivea, che investe oltre duecentomila euro e che in sostanza ha detto: o lì o andiamo a Torino. «Le perplessità sono legate al fatto che non si tratta di una manifestazione strettamente legata al Natale come lalbero o la tazzinetta benefica - sostine Artioli -. È uno spazio ludico che crea elementi di disordine». Il problema, secondo il sovrintendente, è che non cè solo la pista ma anche altoparlanti, recinzioni, macchine di raffreddamento e che la manutenzione «viene un po lasciata andare».
Bozzetti replica che il progetto di questanno (affidato allo studio di architettura Ravelli e Castagna) è particolarmente curato, con una casupola trasparente tutta circondata da alberi natalizi: «E poi cè il valore sociale, sia perché in tempi di crisi portare i figli a pattinare gratis è una bella opportunità, sia perché si tiene viva la piazza anche la sera».
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