Roma - E alla fine i "No war" calati a Roma per manifestare contro il presidente Bush e contro l'America, hanno dichiarato guerra attaccando la polizia e pure i manifestanti pacifici che cercavano di fermarli. Scene di guerriglia nel centro di Roma, stasera, il tentativo di fare il bis degli assalti di Rostock, in Germania, per il G8. Bilancio provvisorio: almeno 6 poliziotti, una giornalista Rai e alcuni manifestanti feriti. Sei anarchici fermati.Tutto è iniziato dopo ch al corteo della sinistra radicale, pacifico, si è accodato e mischiato quello degli antagonisti e dei centri sociali, giunto in ritardo vicino a piazza Venezia. sono spuntati cappucci, bandane, caschi, bastoni. sono iniziati gli insulti alla polizia e ai carabinieri e le provocazioni. Solita, sinistra regia. Poi sassaiole, lanci bottiglie e di tutto quello che capitava a tiro. Infine le cariche per disperdere e bloccare i "guerriglieri rossi", sparpagliati in gruppi colpisci e fuggi.
Cariche per disperdere i violenti Dopo una serie di provocazioni le forze dell'ordine radunate in
via dei Baullari hanno reagito caricando il gruppo di violenti e
disperdendoli. Analogamente, i carabinieri, che si trovavano su
corso Vittorio dall'altro lato, sono avanzati. Si è trattato
solo di una carica mirata a disperdere i manifestanti.
La polizia ha spinto in piazza Navona il gruppo di aggressori
che, però, ha incrementato il lancio di oggetti e di
mortaretti. La polizia per il momento è indietreggiata di nuovo
in via San Pantaleo.
Alcuni agenti sono rimasti lievemente feriti. In via della
Cuccagna, una piccola strada che collega corso Vittorio con
piazza Navona, arredi urbani, piante e altro sono stati
distrutti nel corso degli scontri.
Centri sociali in "prima linea" Sarebbero in particolari militanti dei centri
sociali del nord-est, soprattutto padovani, i giovani
manifestanti che si stanno fronteggiando con le forze
dell'ordine in Corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Piazza
Navona. Secondo quanto si è appreso, il gruppo è arrivato alla
stazione Tiburtina intorno alle 17 per poi unirsi al corteo 'No
Bush - no War' in via del Fori Imperiali, dopo aver preso la
metro B fino alla stazione Colosseo.
Gli aderenti ai centri sociali del nord-est hanno sfilato
tranquillamente nel corteo fino all'altezza della chiesa di
Sant'Andrea della Valle, su Corso Vittorio. Da lì in poi, nelle
vicinanze di Piazza Navona, si sono coperti il volto con
fazzoletti ed altro ed hanno indossato dei caschi. Alla vista
delle forze dell'ordine che si trovavano su Corso Vittorio hanno
cominciato a lanciare contro di loro bottiglie di vetro ed altri
oggetti. Il cordone delle forze dell'ordine che ha sbarrato
Corso Vittorio Emanuele subito all'altezza di Piazza San
Pantaleo si è fronteggiato a lungo con questi manifestanti che hanno lanciato di tutto contro le forze dell'ordine, compreso un estintore che è stato scaricato in strada, dove ha formato uno strato di schiuma bianca. Il gruppo di facinorosi si è spostato sul lato del lungotevere di piazza Navona dove ci sono stati ancora momenti di tensione. Il resto della piazza è completamente sgombra. Piazza Navona è chiusa su ogni lato da nutriti contingenti delle forze dell'ordine.
Sei poliziotti feriti e molti contusi Ci sono 6 poliziotti feriti ed
alcuni contusi. Sono stati colpiti a corso Vittorio da pietre
lanciate dagli estremisti di sinistra.
Cronista rai lievemente ferita Laura Mambelli, cronista del Tg1, e
l'operatore Marco Miccadei sono stati colpiti da un petardo
mentre intervistavano i partecipanti al corteo.
I due si trovavano in via Cavour, quando venivano "prima
allontanati a forza da un gruppo di dimostranti che si era
staccato dal corteo dei centri sociali, poi, mentre
intervistavano un giovane americano, colpiti con un petardo che
esplodeva tra di loro".
Laura Mambelli ha avuto una lieve ustione alla gamba.
La direzione del Tg1 "esprime solidarietà ai due colleghi
intimiditi mentre svolgevano con responsabilità il loro dovere
e preoccupazione per l'intolleranza diffusa che, sempre più
spesso, rende difficile il mestiere del cronista".
Aggredita troupe di Nessuno Tv Aggressione anche alla troupe di Nessuno Tv. Lo denuncia il
vicedirettore dell'emittente Mario Adinolfi.
"Gravissimo non aver permesso alla nostra troupe di
lavorare" commenta sul suo blog Adinolfi, anche lui in piazza
per filmare il corteo.
"E' gravissimo - aggiunge - che ai colleghi Aldo Torchiaro e
Luigi Politano non sia stato consentito di portare a termine il
lavoro giornalistico all'interno del corteo. Non c'é niente da
fare, una certa sinistra pacifista non cresce mai. Mi è tornato
in mente Pier Paolo Pasolini, tra l'altro essendo personalmente
testimone oggi delle continue provocazioni di una parte del
corteo nei confronti delle forze dell'ordine: quel tipo di
manifestanti ha sempre più le facce dei figli di papà".
Sei anarchici fermati Sono sei i manifestanti violenti,
"anarchici" secondo i funzionari di polizia, che sono in stato
di fermo in alcuni commissariati. Non si è ancora appresa la
loro identità, né le città di provenienza (sembra che due
siano romani).
La polizia: scontri causati da anarchici La responsabilità degli scontri che
si sono verificati a corso Vittorio Emanuele sarebbe di circa
150 anarchici, tra i quali vi erano anche esponenti dei centri
sociali del nord-est, ma anche ultrà toscani ed umbri. Sono le
prime informazioni che si raccolgono dai funzionari di polizia
che hanno seguito il corteo
A corso Vittorio Emanuele la situazione sembra ora tornata
tranquilla anche se, rilevano le stesse fonti, la carica di
alleggerimento ha solo disperso il gruppo violento e sono stati
fermati pochi di loro.
Il prefetto Serra: un centinaio i provocatori "Chi ha voluto manifestare oggi a
Roma lo ha potuto fare liberamente e pacificamente, nonostante
la violenza di un centinaio di provocatori isolati, per altro,
dagli stessi promotori della manifestazione". Il prefetto di
Roma Achille Serra, commenta così in modo secco quanto avvenuto
questa sera alla fine del corteo No-War conclusosi, dopo un'ora
di provocazioni, con alcune cariche di alleggerimento.
"Come ero certo - ha aggiunto il prefetto - la città di
Roma ha dato l'ennesima dimostrazione di maturità ed
equilibrio.
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