«Noi prigionieri sull’autostrada tra mille cantieri e zero sicurezza»

La denuncia del deputato Pedrini (Idv) bloccato per ore tra Deiva e Sestri

«Noi prigionieri sull’autostrada tra mille cantieri e zero sicurezza»

(...) a bordo della nave Scirocco di base alla Spezia. La vittima è stata identificata nella notte all’obitorio dell’ospedale della Spezia da alcuni ufficiali della Marina Militare. Porcelli, 32 anni, era maresciallo a bordo di nave «Scirocco», di base nello scalo spezzino, ed era appena rientrato da una missione. Domenica pomeriggio, quando è avvenuto l’incidente, era diretto a Genova, dove abitava, per seguire l’incontro di calcio tra Livorno e Sampdoria.
Poche ore prima era stato un padre di famiglia di 39 anni ad essere travolto davanti a moglie e figli da un minicaravan mentre cercava di segnalare la posizione della propria auto andata a sbattere contro il guard rail. Due incidenti nello spazio di una mattina e l’autostrada va in tilt fino alla sera. E intrappolato in coda c’è anche Egidio Pedrini, parlamentare dell’Italia dei Valori, che nelle quasi sei ore di calvario ha avuto modo di sperimentare di persona le condizioni certamente non qualificanti del tratto autostradale interessato.
«Sono entrato in autostrada a Rapallo intorno alle 15 e trenta - racconta Pedrini -, ero diretto a Pontremoli: è bene dire che non ci sono arrivato». La prima domanda che Pedrini ha rivolto alla polizia stradale è perché in caso di blocchi al traffico per incidenti la comunicazione agli automobilisti che si immettono in autostrada non sia tempestiva con un blocco agli ingressi. «Sarebbe bastato un avviso e io non mi sarei messo in quella situazione - spiega -, invece all’entrata era tutto come se niente fosse», Diversa la questione una volta incolonnati. «Intorno al chilometro 57 circa - dice Pedrini, sfogliando i biglietti e le ricevute dei pagamenti ai caselli -, nel tratto gestito Salt gruppo Gavio, sono rimasti bloccato in galleria per oltre un’ora: ho potuto notare l’assenza delle colonnine di Sos e quando ho tentato una telefonata con il cellulare ho verificato l’assenza di rete. Uguale il discorso per le informazioni di Isoradio». A quel punto il deputato nota anche scene degli automobilisti intorno a lui: l’aria della galleria anche negli abitacoli di qualche auto un po’ più datata si fa pesante e sebbene i motori siano spenti è a dir poco irrespirabile. «Una mamma con il bambino è uscita a piedi e per quello che ho potuto vedere non era la sola persona che potendo si è allontanata - continua Pedrini - è vergognoso che esistano ancora situazioni di autostrade gestite così».
A quel punto l’uscita a Deiva sembra inevitabile, ma solo per tornare a Genova e salvare la seconda parte del pomeriggio. «Esco e rientro in autostrada e solo ritirato il biglietto scopro che la direzione obbligatoria è ancora La Spezia - dice Pedrini -. Nessuno mi ha avvertito che c’è un altro incidente anche nell’altro senso di marcia e quindi sono di nuovo in coda». Arrivo a Genova Est alle 20.30. «Un incubo - conclude Pedrini - due cantieri bloccavano il flusso del traffico anche di domenica: vorrei tanto sapere se i lavori vengono affidati solo con il criterio del risparmio come sembra.

Infatti i cittadini che pagano il servizio si trovano a dover subire cantieri su cantieri e un’assoluta mancanza di informazioni da parte di società che gestiscono male il sistema autostrade facendo comunque pagare il pedaggio salato».

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