da Milano
Buoni risultati per Nokia nel primo trimestre dellanno grazie allaumento delle vendite in Cina e in India. Il gigante finlandese ha archiviato vendite trimestrali per 9,5 miliardi di euro (contro i 7,5 dello stesso periodo dellanno scorso) vendendo 75 milioni di telefoni cellulari ossia il 40% in più rispetto a un anno fa. Il risultato è stato un rialzo in Borsa pari a circa l8% che porta i guadagni del titolo da inizio anno al 21%. Unica nota negativa la caduta del margine operativo che evidenzia un rallentamento al 14,4% dal 15,1% a causa soprattutto di una netta caduta dei margini nelle divisioni telefonia mobile (al 18,5% dal 19,2%) e reti (8,8% da 15,4%) questultima dovuta a una decisa competizione sui prezzi. Con Nokia ha accelerato anche StMicroelectronics. Il gigante dei semiconduttori, che è il maggior fornitore di chips per telefonini di Nokia, ha messo a segno un rialzo del 2,25%.
«Nokia ha avuto un eccellente trimestre - ha detto il presidente Jorma Olilla - con una forte crescita dei volumi annui, delle vendite nette e dell'utile per azione. La nostra quota di mercato, salita di 3 punti in un anno al 35%, rafforza ulteriormente la nostra posizione di numeri uno al mondo». Il presidente ha ribadito di attendersi per il 2006 una crescita del mercato di un ulteriore 15%. A livello di market share Motorola, seconda a livello mondiale nella produzione di telefoni cellulari ha fatto ancora meglio di Nokia aumentando di 4 punti percentuali la sua quota di mercato che ora è pari al 20,1% contro il 16,5 di un anno fa. In realtà le strategie messe in campo dalle due società che ora hanno oltre il 50% del mercato mondiale è molto diversa. Motorola è riuscita a incrementare la sua quota di mercato soprattutto grazie al design innovativo di alcuni prodotti come lultrasottile Razr e al «morbido» Pebl realizzato con una speciale copertura in gomma. Nokia invece ha puntato molto sui cellulari a basso costo ma anche su prodotti innovativi come lN70 con superfotocamera da 2 megapixel. Quanto ai mercati emergenti non ci sono solo India e Cina ma anche America Latina, Medio Oriente e Africa. A fare le spese dellaumento delle quote di mercato di Nokia e Motorola sono stati alcuni produttori minori come la coreana Samsung che dopo alcuni anni al galoppo ha visto scendere la sua quota passata al 12,7% dal 14,1.
Sono invece riusciti a far salire le vendite, anche se di poco, gli altri coreani di Lg, grazie soprattutto ai cellulari di terza generazione (Umts), passati dal 6,4 al 6,8% e Sony Ericsson che ha lanciato alcuni modelli innovativi usando uno storico marchio della casa nipponica. Ossia il cellulare Walkman per ascoltare la musica.
Nokia record grazie alla Cina
Il colosso finlandese incrementa la sua quota di mercato al 35%. Motorola seconda con oltre il 20
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