da Roma
Giovanni Ialongo, presidente dellIstituto Postelegrafonici, diventa il nuovo presidente di Poste Italiane. Sostituisce Vittorio Mincato. Resta al suo posto come amministratore delegato Massimo Sarmi.
Quella di Sarmi, però, non dovrebbe essere lunica conferma. Restano nei rispettivi incarichi anche i vertici di Eni ed Enel. Vale a dire che Paolo Scaroni sarà confermato amministratore delegato di Eni e che Roberto Poli resterà presidente. Così come allEnel Fulvio Conti rimarrà ad, e Piero Gnudi presidente. La nomina di Ialongo è arrivata dopo la sospensione di 24 ore dellassemblea delle Poste. Una scelta dellazionista che sembrava far intravedere una riapertura del negoziato sui vertici degli enti pubblici e delle società energetiche.
Se lufficializzazione della nomina di Ialongo è arrivata prima delle altre è solo perché Eni ed Enel sono società quotate; e le procedure per la nomina sono diverse. Le assemblee delle due società energetiche, infatti, si svolgeranno il 9-10 giugno, e le liste devono precedere lassemblea di 10 giorni. Nessun colpo di scena, quindi. A farli intravedere cera stata la volontà di Poli (Eni) a lasciare lincarico. In tal caso, il governo avrebbe sostituito anche Gnudi. A fronte della disponibilità di Poli a restare, anche Gnudi è stato confermato. Un gesto che viene definito «distensivo» nei confronti di Pierferdinando Casini. Mentre viene giudicata una vera e propria apertura di credito la nomina di Ialongo alla presidenza delle Poste. Ialongo viene dalla Cisl di Franco Marini. E dopo lesperienza sindacale i rapporti fra i due sarebbero rimasti stabili; anche se le rispettive carriere hanno preso strade diverse. Lintesa sulle nomine sarebbe stata raggiunta dopo qualche tensione fra Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega Nord sui nomi. E con lintento preciso di Silvio Berlusconi di dare «un segnale di distensione» allopposizione.
Il Tesoro ha poi indicato Gianfranco Tosi, Alessandro Luciano, Fernando Napolitano e Lorenzo Codogno per il cda di Enel; mentre Paolo Colombo, Paolo Marchioni, Pierluigi Scibetta e Mario Resca andranno allEni.
Si potrà, infine, aggiungere un amministratore senza diritto di voto, scelto con decreto del ministro dellEconomia di concerto con quello dello Sviluppo economico.
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