Roma. «Dal dibattito irreale al decidere di non decidere, ma solo di paralizzare. Tutti daccordo per congelare le nomine. Anche noi siamo contrari ai lenzuoli di nomi lottizzati, ma se un qualunque dirigente si dimette o va in pensione il Cda chiede una deroga al Parlamento per provvedere? E fa questo in unazienda dove già per spostare una pianta a sua volta il direttore generale deve chiedere lok agli amministratori? Dopo lo stallo gestionale contro il quale abbiamo scioperato compatti il 13 giugno, lo stallo in nome del popolo sovrano! Incredibile a pensarsi, ma evidentemente non a votarsi. Uno scandalo che non ci lascerà in silenzio». Lo ha dichiarato il segretario nazionale dellUsigrai Carlo Verna in margine al dibattito di ieri al Senato sulla vicenda Rai che rischiava di far andare sotto nel voto la maggioranza.
Nel corso della seduta è stato prima approvato a larga maggioranza un passaggio della mozione Bordon-Manzione che impegna il governo ad adottare tutte le iniziative urgenti e necessarie per evitare che si possa comunque procedere a nuove nomine prima che sia stato definito e approvato il piano industriale della Rai. Una decisione che suscita polemiche sullinterferenza politica nelle scelte aziendali.
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