Nomine, Prodi e Di Pietro occupano l’Anas

da Roma

Un’altra tegola sulla sempre meno probabile realizzazione del Ponte sullo Stretto è giunta dalle nomine governative per l’Anas. Alla guida dell’agenzia che si occupa della realizzazione di strade e autostrade è stato infatti chiamato Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina spa, la società alla quale il governo Berlusconi aveva affidato la supervisione sulla grande opera.
Ciucci è un ex uomo Iri ed è stato piazzato al vertice di Anas direttamente dal premier Romano Prodi. Ma il ricambio dell’intero cda va ben oltre lo spoil system selvaggio al quale l’Unione ha più volte fatto ricorso in questi primi due mesi di governo. Il vecchio Cda dell’ente, fino a ieri presieduto da Vincenzo Pozzi, si è dimesso cinque mesi prima della sua naturale scadenza in polemica con il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che aveva accusato i vertici di aver creato un buco da almeno 3,5 miliardi di euro. Le questioni finanziarie erano così urgenti che nell’assemblea di ieri il ministero dell’Economia, azionista unico, ha rinviato ad altra seduta l’approvazione del bilancio 2005.
Non è stata rinviata la nomina dei consiglieri dove la maggioranza ha fatto l’en plein senza lasciare nemmeno un posto all’opposizione come era accaduto in passato. Il più soddisfatto di tutti è stato proprio il ministro Di Pietro che ha portato a casa due posti: uno per il responsabile trasporti dell’Italia dei Valori, Enrico Della Gatta, e uno per Sergio Scicchitano.

I Ds hanno nominato Uberto Siola, mentre in quota tecnica è Eugenio Pinto, ex componente del Comitato Euro, collaboratore di Confindustria e sindaco di Enel e Mediobanca. «Un caso unico che dimostra spregiudicatezza e arroganza», ha commentato Luigi Grillo (Fi). La Margherita è rimasta a bocca asciutta, ma darà battaglia sulle prossime nomine in Poste e Ferrovie.

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