«Non curate l’influenza con l’omeopatia» E tra i medici è polemica

I più piccoli hanno passato delle brutte vacanze invernali. L’influenza, ancora lontana da suo picco pandemico, ha colpito quelli con difese immunitari basse, cioè i neonati e bambini fino a quattro anni con i sintomi classici: febbrone da cavallo, tosse, mal di testa, spossatezza. Tra le categorie decimate anche i ragazzini in età scolare (si fa presto a trasmettere a scuola il virus) e gli adulti. Pochi però. Gli uffici saranno semideserti solo da fine gennaio visto che si metteranno a letto dai 3 ai 5 milioni di italiani. E come ogni anno, in prossimità del picco pandemico, si pone il solito dilemma: come curare l’influenza? Il ministero della Salute caldeggia le medicine tradizionali e sconsiglia i rimedi omeopatici. Tra le sue raccomandazioni, propone il vaccino per le categorie a rischio e gli anziani, suggerisce di accantonare gli antibiotici (l’influenza è un virus non un batterio) e raccomanda di non somministrare ai bambini farmaci per adulti compresa l’aspirina (eccezioni solo sotto controllo medico). Poi, in fatto di cure, sconsiglia le erbe cinesi e l’Oscillococcinum, un medicinale omeopatico molto conosciuto anche in Italia. E questo ha sollevato un mare di polemiche tra chi conosce i benefici dell’omeopatia e tra i vertici della Boiron, produttore del medicinale. Claudia Gurschler, amministratore delegato della società, non si aspettava un attacco diretto da parte del ministero.
«Forse comincia a dar troppo fastidio nel mercato dei farmaci tradizionali - commenta - è strano che in una guida del ministero si elenchino solo i principi attivi mentre il nostro medicinale compaia con il suo nome» . Gurschler ovviamente non gradisce questa pubblicità negativa su un prodotto molto usato in Europa e anche dalle mamme italiane informate attraverso il passaparola. «Purtroppo la diffidenza sull’omeopatia è ancora grandissima e a noi è vietato fare pubblicità e diffondere la posologia all’interno del prodotto, sembra una barzelletta ma è così». Bisogna dunque rivolgersi a un medico omeopatico per le dosi dell’Oscillococcinum che a detta di Boiron è un ottimo prodotto contro i sintomi e la sindrome influenzale. «Nonostante quello che pensa il ministero, il nostro farmaco funziona benissimo. Riduce velocemente febbre, brividi e raffreddore. Inoltre, contrariamente al medicinali tradizionali, non debilita l’organismo». Ma senza posologia come comportarsi? «Può essere somministrato a uso preventivo a bambini, adulti e anche per le donne in gravidanza da ottobre fino a marzo. Basta una dose alla settimana per allontanare i malori stagionali. Nel trattamento acuto, invece, serve una dose ogni sei-otto ore». La Boiron ci crede. Ma i medici di famiglia che praticano anche l’omeopatia come la pensano? «Non capisco questa uscita del ministero, io l’ho sempre usato per l’influenza e funziona. L’ho dato anche ai miei bambini» spiega Tiziano Scarponi, medico di famiglia. Ovviamente questo prodotto non è la panacea di tutti mali. «Va bene se la febbre non supera i 38,5-39 – spiega il medico - altrimenti si usa la belladonna oppure anche il paracetamolo. Certo, se ci sono complicazioni, come la presenza del catarro giallo allora si passa all’antibiotico perché è il segnale di un’infezione batterica in atto». Dunque, l’Oscillococcinum va usato, ma con cautela, come tutti i medicinali.

Scarpone raccomanda semmai di non acquistare prodotti su Internet. «Bisogna diffidare di nomi strani che girano nella farmacopea, non danno garanzie sulla purezza del prodotto. Solo con i medicinali di marca si può stare tranquilli».

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