Cronaca locale

Non solo ferie Sono 14 mila gli «stagionali»

Alessandro Ruta

L’estate per i milanesi non è solo sinonimo di vacanza. Ci sono infatti più di 14mila lavoratori stagionali che in questo periodo vengono assunti dalle imprese. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio sui dati Excelsior, la ricerca condotta ogni anno da Unioncamere, con il ministero del Lavoro, sulle previsioni di assunzione delle imprese. Il settore dei servizi è quello maggiormente attivo nell’assunzione della manodopera stagionale, mentre tra i singoli comparti il primato spetta ad alberghi e ristoranti. Come dimensione d’impresa, la graduatoria è guidata da quelle con più di 250 dipendenti. «Il lavoro stagionale», spiega Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio milanese, «rappresenta una potenziale ricchezza per il territorio e un importante strumento di flessibilità per le imprese, che in questo modo affrontano preparate i picchi di attività. Ma è anche uno strumento utile a soprattutto per i più giovani, che possono acquisire esperienze utili per il loro futuro lavorativo».
Allo stesso tempo sono in aumento i giovani che optano per una «vacanza alternativa»: assistere anziani, minori e disabili, o lavorare per la ristrutturazione e la pulizia di strutture degradate. Sono esperienze organizzate dalla Caritas, che intende avvicinare le persone ai temi della pace e dello scambio tra culture diverse. I giovani si sono mostrati particolarmente interessati a raggiungere destinazioni fuori dai confini nazionali, soprattutto extra-europee. Negli ultimi due anni hanno partecipato trecento ragazzi.

Alcuni si sono recati in Palestina, mentre quest’anno la Caritas propone come mete la Romania e la Bulgaria.

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