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Non solo Italia: anche all'Europarlamento i deputati vanno «in fuga» per le ferie

Giovedì aula deserta e improvvisa calca per votare l'accordo Usa-Ue sui flussi finanziari. La diaria si calcola infatti sulla partecipazione alle votazioni. Il britannico Atkins: «Presto, dobbiamo prendere l'aereo». Replica il francese Cadec: «Vergogna!». Poi il rompete le righe.

STRASBURGO - Non sono solo i parlamentari italiani a mettersi in evidenza per quello scarso senso del dovere che spesso causa fastidiosi e imbarazzanti incidenti di percorso alla maggioranza. Anche in quello di Strasburgo è invece l'assenteismo a fare scandalo. Giovedì scorso nell'ultima assemblea plenaria prima delle vacanze estive, era presente solo una trentina di eurodeputati su 640 a seguire il dibattito sulla pesca.
L'aula si è improvvisamente riempita quando è stato il momento delle votazioni sull'accordo Ue-Usa per il controllo dei flussi finanziari in chiave antiterrorismo e per il varo del servizio diplomatico europeo.
La confusione provocata dall'improvviso afflusso di centinaia di parlamentari ha indotto il commissario al commercio, Karel De Gucht, a rinunciare a prendere la parola, mentre la commissaria alla pesca, Maria Damanaki, ha limitato il suo intervento a pochissime parole. Nel caos, il più sfrontato è stato il conservatore britannico Robert Atkins che ha gridato: «C'è gente che deve prendere l'aereo...».
Al francese Alain Cadec dell'Ump (il partito popolare del presidente Sarkozy) non è ovviamente sfuggito il dettaglio che la diaria degli eurodeputati viene riconosciuta con la partecipazione alle operazioni di voto. E così ha reagito duramente contro i colleghi assenteisti: «Mi fate vergognare. Non pensate che ad una cosa: votare e tornarvene a casa». Imitato dall'irlandese Pat Gallagher: «Il comportamento in questo emiciclo è scandaloso.

Non ha pari in nessun altro Parlamento al mondo».

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