«Non tratto in nome dell’Enel»

da Milano

Nell'incontro che

Pierluigi Bersani, avrà con il suo omologo francese, François Loos, il ministro dello Sviluppo economico punterà ad accertarsi che «le nostre imprese possano muoversi in libertà» perché il sistema italiano «è a posto». Il ministro ha sottolineato, a proposito della visita che farà a Parigi il 28 settembre, che «il nostro sistema dal punto di vista della normativa europea è a posto, abbiamo tolto anche il tetto del 2% e le nostre imprese sono legittimate a muoversi sul mercato». Quanto al dossier Enel-Suez-Gdf, Bersani ha sottolineato di «non poter intervenire direttamente sulle decisioni delle aziende» ma che il governo è «interessato, nei rapporti tra soggetti industriali, ad un quadro di collaborazione tra le parti. Non vado a trattare per conto dell'Enel - ha sottolineato Bersani -, vado ad accertarmi che le nostre imprese possano muoversi in libertà». Fra i temi di cui si parlerà a Parigi - ha spiegato - c'è anche la necessità di «vedere se ci sono le condizioni per rilanciare una politica europea: incontrerò anche i colleghi tedesco e spagnolo per vedere se si può fare in modo che ci sia un protagonismo europeo sul tema dell'energia». Quanto all'ipotesi che anche Alitalia possa rientrare fra i temi trattati, Bersani si è limitato a spiegare che «Alitalia è un capitolo aperto in moltissime direzioni». Infine ieri JP Morgan ha rivisto al rialzo il rating e il target price di Enel.

Il rating è stato infatti portato da «neutral» a «overweight», mentre il target price sale da 7,20 euro per azione a 7,70 euro. Secondo la merchant bank i punti di forza di Enel sarebbero la credibilità della società dal punto di vista della crescita internazionale e l'elevato rendimento atteso del titolo.

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