Politica

«Non trovo lavoro»: a 20 anni fa harakiri

FrosinoneNon trova lavoro e a vent’anni, dopo l'ennesima delusione di una promessa di assunzione non mantenuta, fa harakiri con un coltello da cucina, ferendosi gravemente all'addome. È il dramma di M.P., un giovane della provincia di Frosinone che l'altra sera ha cercato di farla finita, sopraffatto, come purtroppo tanti altri in questi ultimi tempi, dall'esasperazione per un lavoro, uno straccio di lavoro qualsiasi, anche il più umile nel settore dell'edilizia, che proprio non riusciva a trovare.
Siamo nelle campagne di Boville Ernica, un paesone di quindicimila abitanti che fino a pochissimo tempo fa era la «riserva» degli operai edili non solo per la Ciociaria, ma anche per tutta Roma: da qui, all'alba di ogni giorno, partivano decine e decine di piumini diretti proprio verso la capitale, stracolmi di manovali, muratori, carpentieri, piastrellisti, imbianchini, ricercatissimi nei cantieri. E qui, dove il giovane abita in una modesta ma dignitosa abitazione assieme con i genitori, qualche occasione la si trovava ancora fino all'esplodere della crisi economica.
M.P. aveva lavorato come operaio in varie ditte, da una era stato licenziato un anno fa e da allora aveva iniziato a cercare di nuovo, fino a un paio di mesi fa e al contatto, che sembrava quello giusto, con un imprenditore edile: «Va bene, ti assumo io» si era sentito ripetere più volte il ventenne, finché sabato scorso - nello stesso giorno in cui a Frosinone migliaia di persone sfilavano per chiedere lavoro in una grande manifestazione denominata Stati generali delle costruzioni - era di nuovo andato in quel cantiere per chiedere conto di una promessa che invece non si concretizzava. a quel punto la cocente delusione: «Non posso prenderti, non c'è più lavoro, qui devo mandar via anche altra gente».
Il ragazzo, la cui famiglia non naviga in buone acque dal pUnto di vista economico, non ha retto alla delusione e, tornato a casa, si è barricato in bagno, ferendosi all'addome. Il padre si è reso conto che qualcosa non andava, è entrato proprio quando il figlio stava facendo harakiri e ha cercato di fermarlo, restando ferito anche lui, anche se per fortuna solo di striscio. Il ferito è stato portato di corsa all'ospedale Umberto I di Roma e ieri le sue condizioni sono migliorate, anche se la prognosi resta riservata.
Ai carabinieri, che lo hanno potuto sentire per ricostruire l'accaduto, avrebbe confermato che in effetti non ce la faceva più ad andare avanti in quelle condizioni, senza un lavoro e soprattutto senza prospettive. In una provincia dove oramai gli iscritti al collocamento sono ben centomila su neanche 500mila residenti e dove le ore di cassa integrazione fanno registrare il record in tutto il Lazio.
Dietro l'angolo per la provincia di Frosinone, e per tanti ragazzi come quello di Boville Ernica, purtroppo non c'è nulla di buono, con gran parte delle industrie - una volta assolutamente fiorenti da queste parti grazie agli incentivi della Cassa per il Mezzogiorno - in una crisi senza precedenti. E con il timore che la Fiat, con il suo stabilimento di Cassino che dà lavoro diretto a circa 4.

000 persone, possa fare marcia indietro rispetto agli investimenti e al lancio di nuovi modelli già annunciati.

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