Da quasi tre settimane ormai, negli spazi della stazione delle Ferrovie Nord di Cadorna, campeggia un grosso cartellone che - attraverso un conto alla rovescia luminoso - fissa lappuntamento alle undici di domenica prossima. Mancano infatti poco più di tre giorni al fatidico momento, quando quattro treni transiteranno contemporaneamente nel tratto tra le stazioni di Bovisa e Cadorna. Un evento atteso quasi come la manna dal cielo dagli oltre 150mila pendolari che quotidianamente affollano le carrozze delle Ferrovie Nord. Il quadruplicamento dei binari, negli oltre quattro chilometri che separano la stazione di Cadorna e quella di Bovisa, permetterà infatti lo sblocco definitivo di un nodo essenziale del tratto ferroviario su cui oggi confluiscono tutte le linee del ramo milanese. Questo pezzo di ferrovia risultava essere il punto più critico dellintera rete, attraversato quotidianamente da più di 400 treni - nelle ore di punta, in media uno ogni tre minuti - provenienti da tre diverse direttrici: il servizio regionale, il servizio suburbano (linee «S») e il servizio aeroportuale (Malpensa Express).
Addio, quindi, al tanto famigerato e temuto «collo di bottiglia» - la zona dove confluivano tutte le linee della rete - causa di ritardi e contrattempi. I nuovi binari permetteranno così un aumento della velocità, degli indici di regolarità - con un conseguente miglioramento della qualità e della competitività dei servizi offerti - e permetteranno di intervenire tempestivamente in caso di disagi sulla linea o sul passante ferroviario.
Lintervento è stato reso possibile grazie ad un investimento di 120 milioni di euro che hanno finanziato la realizzazione di 2,6 nuovi chilometri di binari. «Domenica mattina passeranno sulla tratta quattro treni contemporaneamente» spiega il presidente di Ferrovie Nord Norberto Achille, che aggiunge: «lavorare su questo tratto ferroviario è stato difficile, è stato come ristrutturare un appartamento vivendoci dentro. Questa difficoltà è infatti legata allalta frequentazione della linea». Uno sforzo che verrà, però, ampiamente ripagato. «Ora - conclude - i pendolari potranno arrivare a Milano in modo più puntuale, più veloce e più sicuro». E anche gli abitanti della zona avranno di che gioire.
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