Northern cerca un cavaliere bianco

da Milano

Northern Rock è alla ricerca di un «cavaliere bianco». Adam Applegarth, amministratore delegato del quinto erogatore di mutui del Regno Unito, finito in crisi di liquidità, in un’intervista al Sunday Telegraph ha spiegato che sarebbe un «lungo supplizio» andare avanti da soli e che il «business model» dell’isituto di credito non è più praticabile. Venerdì scorso il titolo Northern Rock è crollato alla Borsa di Londra del 31% dopo aver ammesso di aver concordato con la banca centrale d’Inghilterra un piano di salvataggio per evitare la crisi di liquidità. «Il nostro titolo ha perso il 30% del valore. Dunque l’attività aziendale non è completamente compromessa. Se il titolo va ancora più giù diverremo ancora più vulnerabili ma spero che arrivi presto un acquirente», ha dichiarato Applegarth.
I correntisti della Northern Rock in meno di 48 ore hanno già ritirato 2 miliardi di sterline, pari a 2,9 miliardi di euro, dopo aver dato vita a code interminabili davanti alle filiali. A Sheffield e Glasgow, secondo quanto riferisce la Bbc, è stato necessario l’intervento della polizia per riportare la calma tra i clienti della banca in fila, nel timore di perdere i propri risparmi.
Citando fonti anonime, il Sunday Telegraph aggiunge come la Banca centrale potrebbe assumere le mansioni di amministratore della Northern, acquistandone gli asset per poi rimetterli in vendita. Un portavoce dell’istituto di Londra ha precisato come un eventuale spezzatino della compagnia sarebbe comunque sottoposto all’esame della Financial Services Authority. Sempre secondo il quotidiano britannico, tutte le maggiori banche inglesi si sarebbero fatte avanti per acquisire la compagnia. Tuttavia fonti bancarie sottolineano come bisognerà assistere a un ulteriore calo del prezzo del titolo fino a 350 pence per azione prima che venga effettivamente presentata un’offerta.

Secondo il Telegraph, il governo britannico starebbe anche discutendo di un potenziale piano per un salvataggio della Northern che coinvolga sia la banca centrale sia alcune banche commerciali.
Gli analisti ritengono comunque che il credito immobiliare facile faccia ormai parte del passato: negli anni scorsi venivano offerti crediti pari al 125% del valore dell’immobile. Domani non sarà più possibile.

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