Nostra Signora di Pompei

Sì, la festa della Madonna di Pompei era due giorni fa, ma fu il 9 ottobre del 1872 che tutto cominciò. Il b. Bartolo Longo, fondatore del santuario pompeiano, si era recato da quelle parti per visitare una certa proprietà di cui era amministratore ed era rimasto impressionato da ciò che aveva visto: una zona infestata dalla malaria e praticamente spopolata, divenuta covo di briganti e malandrini, la superstizione più triviale diffusa. Longo, che era stato a suo tempo un razionalista e ora rimuginava i suoi dubbi religiosi, quel giorno si trovava nella locale parrocchia. Ora, giusto mentre suonavano le campane dell'Angelus di mezzogiorno, udì distintamente una voce. Gli diceva che, se cercava lume, doveva diffondere la devozione del rosario, e questa era una promessa personale di Maria. L'uomo cadde in ginocchio. Si diede subito da fare per fondare una confraternita e indire una festa apposita. Gli riuscì solo tre anni dopo. Per l'evento, che coinvolgeva il vescovo, andò a Napoli a procurarsi un'immagine della Madonna. Le opere che gli furono proposte erano troppo costose e il tempo stringeva. Così, dovette accontentarsi di un quadro piuttosto grossolano comprato dal robivecchi: Maria tra s. Domenico e s. Rosa da Lima (sempre scambiata per s. Caterina). Il quadro viaggiò avvolto in un lenzuolo sull'unico mezzo disponibile: un carro di letame.

Dopo la prima esposizione si cercò di restaurarlo al meglio (era infatti tutto tarlato), ma intanto i miracoli avevano fatto prima: quattro, clamorosi, nei primi mesi. Fu costruita la chiesa; poi, nel 1934, la basilica.
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