Nostra Signora di Taggia

A Taggia, in provincia di Imperia, c’è la basilica intitolata ai ss. Giacomo e Filippo. In esso stanno quattordici cappelle laterali, una delle quali era dedicata al Corpus Domini. In quest’ultima cappella venne posta nel 1851 una statua della Madonna, opera di uno scultore locale. Quella statua ha finito per far diventare la basilica un santuario mariano. La statua in questione è dipinta con i colori tipici della Vergine e ha gli occhi di cristallo smaltato. L’11 marzo del 1855, mentre si stava per concludere l’ottavario di preghiere indetto per la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione, gli occhi della statua cominciarono a muoversi scorrendo sugli astanti. Tutti videro il miracolo. Accorse gente e il miracolo continuò anche davanti ai nuovi presenti. Poiché la cosa proseguì nei giorni successivi, il parroco Stefano Semeria andò ad allertare il vescovo. Questi venne, vide e ordinò un’inchiesta canonica. Dopo avere ascoltato esperti, scienziati e centoventi testimoni, la commissione si pronunciò per la veridicità del miracolo. Nel 1856 la statua venne solennemente incoronata e ancora si ripetè il fenomeno, durando più giorni. La stessa cosa si verificò nel secolo successivo, in due riprese e sempre per la durata di diversi giorni di fronte a centinaia di testimoni.

La statua tiene un cuore fra le mani ed era detta del Cuore Immacolato di Maria. Il suo artefice, Salvatore Revelli, la fece in semplice scagliola, materiale simile al gesso. Chi volesse saperne di più su questo tipo di miracoli legga Gli occhi di Maria di Vittorio Messori (Rizzoli).

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