Leggi il settimanale

"Le nostre liste sono private. Il sindaco le vuole? Vedremo"

Affittopoli, parla il presidente della Fondazione Giuseppe Verdi: "Nulla da nascondere, ma quella del Comune è un’ingerenza"

"Le nostre liste sono private. Il sindaco le vuole? Vedremo"

Antonio Magnocavallo, presidente della Fondazione Giuseppe Verdi: l’istituzione è finita nel calderone del caso Affittopoli. Chiarisca: qual è la natura dell’ente?
«La fondazione Verdi è ente di diritto privato. La norma dava la possibilità di trasformare gli Ipab (istituti pubblica assistenza beneficienza) in fondazioni di diritto privato o pubblico».
Qual è la vostra mission?
«Assistenza e cura della persona, anzini musicisti»
Come il Pio Albergo Trivulzio, dunque.
«No, il Pat nel 2001 è diventato istituto pubblico di servizio alla persona, noi siamo privati».
Comune e Provincia, però, nominano membri del cda.
«Il sindaco nomina due membri, la Provincia uno, la Regione è l’autorità tutoria. L’articolo 17 del Dl 207 prevede che gli enti pubblici possano nominare, per continuità storica, membri nel cda che non hanno nessun vincolo di mandato o di rappresentanza. Il sindaco quindi non ha alcun rapporto fiduciario con le persone che nomina nel consiglio. Il cda agisce in totale indipendenza».
Perché avete risposto negativamente all’invito della commissione Casa?
«Non abbiamo mai ricevuto alcun invito»
Eppure la presidente dice di avervi convocato...
«No. Ci tengo anche a chiarire che la commissione Casa ha competenze solo sul patrimonio pubblico. La scelta di convocare una fondazione privata è un’ingerenza indebita»
Se dovesse arrivarle l’invito accetterebbe?
«Bisogna vedere come è formulato l’invito, e con quali motivazioni, ma non rifiuto a priori, anche per rispetto verso la città. Se c’è un ente trasparente è il nostro».
Sul vostro sito non c’è una riga, per esempio, del patrimonio immobiliare.
«Non ci sono difficoltà, non abbiamo nulla da nascondere»
Ci descrive allora il vostro patrimonio immobiliare?
«La fondazione possiede circa 130 appartamenti, concentrati nei dintorni della nostra sede: via Sanzio, San Siro, Colonna e Monte Rosa.
Chiunque può prendere in affitto una casa?
«Sì, certo».
Perché i milanesi non ne sono a conoscenza?
«Non siamo tenuti a comunicarlo. E chiunque può fare domanda».
Come si ottiene una casa in affitto?
«Basta presentare domanda, cioè compilare un modulo. La segreteria generale, quando si libera un appartamento, valuta le domande: verifica l’ordine di arrivo e la garanzia del pagamento. Escludiamo solo gli sfrattati per morosità».
Che canoni applicate?
«I canoni di mercato, con una riduzioen del 10% a musicisti e dipendenti.

Se i contratti risalgono a tanto tempo fa, al rinnovo applichiamo canone di mercato, ridotto del 25% come rileva il Borsino Immobiliare»
Quanto incidono gli affitti sul vostro bilancio?
«L’anno scorso abbiamo ricavato un milione e 300mila euro».
È vostra inquilina la presidente dell’associazione Amici di Casa Verdi nonchè ex consigliere del cda, Agostina Zecca Laterza?
«Sì, ma nè lo statuto nè il regolamento non lo vietano».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica