Diego Pistacchi
Senatore Egidio Pedrini, lei è dellItalia dei Valori, è della maggioranza, ho capito bene cosa ha appena detto?
«Sì, sì, lo scriva. Non vorrei che fosse vero che ci sono state interferenze di strutture governative italiane sul tribunale dei minori di Genova affinché emettesse una sentenza che privilegi la ragion di Stato piuttosto che laspetto umanitario».
Pressioni del governo per rispedire in Bielorussia la bimba violentata in orfanotrofio?
«Diciamo che la sentenza mi suona un po politica. Comunque aspetto una smentita dei due ministri italiani interessati».
Sa comè, ieri era a Genova lambasciatore della Bielorussia...
«Sì, ho sentito che sarà concesso alla bambina di tornare in patria accompagnata per due mesi da due medici italiani e dalla famiglia affidataria. Bene, e al terzo mese cosa facciamo? Dichiariamo guerra alla Bielorussia? Ci appelliamo al Consiglio di sicurezza dellOnu?».
Cosa si può fare?
«Ho visto le carte, le perizie mediche dellospedale Gaslini, della Asl3, strutture pubbliche e serie che attestano cosa ha subito questa bambina. Dico che anche lordinamento giuridico italiano ci impone lobbligo di prestare assistenza alle persone prima ancora che ai problemi dello Stato. E in questo caso la persona è un minore, una bambina di 11 anni».
Eppure la magistratura ha già detto che la bambina deve tornare a casa.
«Molte volte i magistrati tengono in galera delle persone per evitare la contaminazione delle prove. Perché, in questo caso cosa accadrebbe se la bambina tornasse in Bielorussia? Non basta cambiarle istituto, siamo seri. Bisogna pensare anche a come tutelare lintegrità fisica di Maria. Prima pensiamo a lei, poi semmai, quando sarà guarita nel corpo e nello spirito la ridaremo ai bielorussi».
Veramente la vogliono subito.
«Sì, e ho sentito dire che sennò non ci manderanno più gli altri bambini. Io questo lo riesco a definire in un solo modo: un ricatto. E il governo italiano non può subirlo.
Tutto può servire. Anche e soprattutto una politica estera.
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