In un contesto segnato da truffe sempre più sofisticate legate ai modelli F24 e agli accolli tributari - uno schema che i truffatori chiamano cessione dei crediti DTA - c'è chi lavora per riportare trasparenza e fiducia sul mercato. Tra le voci più autorevoli del settore spicca Daniele Guerrisi, classe 1997, fondatore e presidente di Dopago.it, piattaforma per l'acquisto e la cessione di crediti fiscali nata nel 2023 e riconosciuta a livello nazionale per affidabilità e innovazione.
Presidente Guerrisi, la truffa sugli F24 si è diffusa in tutta Italia. Perché continua a colpire, anche grandi società?
"Sono molteplici gli aspetti per cui imprenditori e professionisti, anche di alto livello, continuano a cadere in questo tranello. L'imprenditore si lascia convincere facilmente dall'idea di un forte risparmio fiscale immediato, spesso spinto dalla necessità di ridurre l'esposizione con il Fisco. Consulenti e fiscalisti poco preparati e male informati fanno sì che la truffa vera e propria abbia luogo, ed essa prende forma con la quietanza di pagamento F24 che effettivamente l'imprenditore riceve in un primo momento, fin quando non sarà richiamato dall'Agenzia delle Entrate".
I casi Brescia, Trapani o Catanzaro Servizi hanno fatto rumore. Quanto è vulnerabile il sistema?
"In questi casi l'oggetto non riguarda falsi crediti fiscali, ma più semplicemente delle false dichiarazioni F24 che in un primo momento vengono quietanzate. Oltre ai pochi controlli, il problema principale a mio avviso è dato dall'esistenza stessa di meccanismi che consentono a individui malintenzionati l'uso dei sistemi informatici erariali per compiere truffe. È ormai noto all'autorità giudiziaria e all'Agenzia delle Entrate lo schema con cui l'inganno prende forma, ma i provvedimenti presi sono pochi e non comunicati doverosamente".
Cosa dovrebbero fare le istituzioni?
"Serve innanzitutto una campagna informativa capillare, rivolta a imprese, ordini professionali e associazioni di categoria. La conoscenza è il primo antidoto. In prospettiva, con i tempi della pubblica amministrazione, sarebbe ideale eliminare le maglie larghe dalle quali nascono tali occasioni criminose".
In cosa il vostro modello si distingue da questi stratagemmi truffaldini?
"Dopago.it offre servizi di consulenza su crediti fiscali reali ed esigibili derivanti da bonus edilizi, che vengono ceduti ad imprese e privati attraverso il nostro marketplace. Prima dell'inserimento in piattaforma, ciascun credito viene sottoposto a un processo di verifica approfondito e ci assumiamo piena responsabilità relativa alle cessioni eseguite dai nostri cedenti".
Collaborate con Guardia di Finanza e banche. Quanto conta questa sinergia?
"È un processo iniziato per senso di responsabilità verso le istituzioni, oltre che per spirito di protezione del settore in cui operiamo quotidianamente. Le mele marce esistono, devono essere individuate e prontamente eliminate".
Dal 2023 avete gestito circa 50 milioni di euro. Quali target nel 2025?
"Continueremo nel settore dei bonus edilizi, ma guardiamo oltre: vogliamo aiutare i nostri clienti, per oltre il 90% imprenditori, a diventare campioni digitali. L'obiettivo è accompagnarli in una vera trasformazione tecnologica".
Come aiuterete le imprese, soprattutto al Sud a colmare il digital divide?
"Con strumenti semplici ma ancora poco diffusi: ottimizzazione logistica, creazione di nuova domanda, riduzione dei costi della rete commerciale. L'obiettivo è creare un ecosistema digitale che renda le imprese più competitive e meno vulnerabili".
Dopago.it sarà un operatore fintech di nicchia o un player nazionale?
"I mesi di fronte a noi porteranno grandi cambiamenti e siamo già al lavoro per trasformarci in un'azienda Fintech dedicata al mondo delle imprese. Ad oggi non vediamo il Fisco nella Dopago del 2030".
Ha fondato Dopago.it a soli 26 anni, nel pieno di una crisi che paralizzava migliaia di aziende. Cosa la spinge ancora oggi?
"La volontà di aiutare migliaia di aziende lasciate sole dopo il blocco dei crediti. È il motore che ci ha spinto allora e continua a guidarci oggi: sostenere quelle stesse imprese, e tutte le altre che vorranno aggregarsi, in un percorso di crescita commerciale, imprenditoriale e personale".
Il successo di Dopago.it è testimoniato anche dalla capacità di conquistare la fiducia delle imprese in un contesto molto difficile. "È stata una escalation di clienti soddisfatti che si sono trasformati in brand ambassador nei confronti di aziende, clienti e fornitori che, a loro volta, si sono rivolti a noi", spiega il direttore generale Ivan Rizzuto.
"Abbiamo anche lavorato - prosegue - sulla sensibilizzazione del mondo professional attraverso interlocuzioni con commercialisti e studi legali con i quali abbiamo condiviso il nostro modello e, soprattutto, la nostra trasparenza e la nostra serietà".