Una Cenerentola che sta diventando principessa. È il turismo italiano, in crescita come «settore strategico per la nostra economia». Ne è convinta il ministro Michela Vittoria Brambilla, che ieri ha aperto i lavori della V Conferenza nazionale del turismo, in corso anche oggi a Cernobbio, sul lago di Como. «Il turismo - ha spiegato il ministro - è stato in passato considerato, da una miope e purtroppo diffusa visione economica, quale attività residuale, quasi folkloristica, una sorta di Cenerentola delle attività produttive. Ma credo si debba davvero dare atto a questo governo di non avere perso tempo e di avere affrontato fattivamente e concretamente il tema. Oggi, giorno dopo giorno e a tutti livelli, al turismo viene sempre più riconosciuto lo status di attività produttiva strategica del paese: Cenerentola diventerà principessa».
Un obiettivo: raddoppiare nei prossimi dieci anni il contributo del turismo al Pil nazionale. «Già ora - ha continuato Michela Vittoria Brambilla - rappresenta il 10 per cento del nostro Prodotto interno lordo e dà lavoro, direttamente o indirettamente, a due milioni e mezzo di persone. Ma tali sono le "dotazioni naturali" del nostro Paese, che possiamo e dobbiamo fare molto di più». Il ministro ha poi fornito alcuni dati sull'andamento del mercato. «Le conseguenze della crisi internazionale hanno investito anche il comparto del turismo, determinando una forte riduzione del numero e delle spese dei viaggiatori internazionali - ha precisato -. In questo quadro, nel biennio 2008-2009 gli introiti turistici dall'estero dell'Italia sono caduti del 7,3 per cento, a prezzi correnti rispetto al 2007. Questa contrazione, pur marcata, è stata tuttavia meno intensa di quella subita dai nostri principali competitor, Spagna (-9,4%) e Francia (-10,4%). I dati relativi ai primi sei mesi del 2010 indicano un'uscita dalla crisi più rapida per il comparto italiano del turismo internazionale rispetto alla media dei paesi europei, che si è consolidata a più 2 per cento. In Italia infatti le entrate turistiche dall'estero sono aumentate del 5,3 per cento rispetto al primo semestre del 2009».
Alla conferenza hanno partecipato ministri e delegazioni da tutto il mondo, con particolare rilievo dato ai mercati emergenti come Russia, India e Cina, rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria e operatori privati. Il coordinatore degli assessori regionali al Turismo, Mauro Di Dalmazio, ha chiesto un maggiore coinvolgimento delle regioni nelle strategie di settore. «Verrà presto una fase intensa di confronto - ha sottolineato Michela Vittoria Brambilla -. E verrà sciolto il commissariamento dell'Enit, l'ente di promozione turistica, non appena sarà esaminato e licenziato il suo regolamento dalla conferenza Stato-Regioni». Alla richiesta degli operatori di abbassare l'Iva il ministro ha risposto che «la disomogeneità tra i paesi europei può creare svantaggi per i nostri operatori», ma quando la situazione economica lo consentirà, ha aggiunto, le aliquote verranno armonizzate.
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