Evviva. Da giugno dovremmo avere, finalmente, informazioni credibili. Ottanta Paesi «in via di sviluppo» hanno deciso di unire le loro forze per diffondere nel mondo, in lingua inglese, un notiziario genuino: cioè non culturalmente e politicamente dominato dallOccidente, e non impegnato a distorcere la verità.
Il proposito è buono. Siamo i primi, noi sviluppati, nel riconoscere i peccatucci o i peccatoni della stampa, delle tv, delle grandi agenzie di questa parte del mondo. Quella stampa, quelle tv, quelle agenzie che tuttavia presto o tardi smascherano i falsi, deplorano la sudditanza al potere di turno degli inviati e dei corrispondenti embedded - ossia incastonati nellorganizzazione su cui dovrebbero indipendentemente riferire - mettono nei guai una volta Nixon, unaltra Clinton e unaltra ancora Cheney. Quella stampa, quelle tv, quelle agenzie che non di rado cedono ai conformismi dettati dai governi: ma dei governi stessi denunciano le indignazioni selettive e alternate, da canaglia che era, Gheddafi è diventato un gentiluomo.
Il guaio è che per contrastare il flusso dellinformazione a senso unico i «non allineati» usano uno strumento che oltre i loro confini è di assoluta inutilità: la propaganda. Il cui tono oscilla tra lelogio ditirambico del leader locale e la rudezza della langue de bois - la lingua di legno di sovietica memoria - nellattaccare le democrazie del pianeta. Questo cibo informativo risulta commestibile solo per palati da coccodrillo: per palati alla Gianni Minà. Che sembra prendere per buoni i contenuti di Granma, il quotidiano di Cuba, e per convincenti i discorsi interminabili del líder máximo, Fidél.
Linformazione dellOccidente ha dei difetti, quotidiani e tv private hanno una proprietà, e le proprietà hanno specifici interessi, e cercano di difenderli. Porte aperte a chi vuol fare le pulci a un sistema tuttaltro che perfetto. Purtroppo il messaggio che viene lanciato è di ben altro genere. Vuole accreditare come buon padre dei popoli e apostolo di libertà il nordcoreano Kim Jong Il: che anche al primo colpo docchio non risulta un simpaticone (non vi dico al secondo). I pulpiti dai quali viene rampognato lOccidente sono infamati o screditati. Il flusso occidentale dellinformazione non è combattuto con argomenti, ossia con un flusso di segno opposto. Se appena è tecnicamente possibile, su quel flusso ritenuto inquinante, perché bene o male risveglia le conoscenze e le coscienze, si preferisce far calare il silenzio. Così è accaduto per i propositi tenuti da Bush sulla Cina e in Cina. I cinesi non ne hanno saputo praticamente nulla. Conoscono tutti i segreti industriali europei e americani - e abilmente li fanno propri - ma sui dissidenti zero.
La grande alleanza dellinformazione senza informazione non cambierà la situazione. Quelle fonti sono inservibili per lOccidente, e le fonti occidentali restano temibili, e dunque da inaridire, per gli ottanta.
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