Tanti disagi e pochi affari, la Notte bianca di Genova sembra aver lasciato lamaro in bocca a molti. Non sono solo i negozianti a lamentarsi degli scarsi affari registrati sabato notte ma anche gli ambulanti reclamano contro il Comune per la posizione defilata assegnata loro che non ha permesso di vendere quanto auspicavano: «Per la nostra categoria è stato un vero disastro - denuncia Giuseppe Occhiuto, presidente di Aval, sindacato di categoria degli ambulanti -. Siamo rimasti ai margini della festa perché qualcuno non ha voluto che mantenessimo la solita posizione in via XX Settembre. Il risultato è stato un doppio danno, per noi ma anche per i bar della via che non hanno incassato quanto avevano fatto gli anni passati». Gli ambulanti danno la colpa anche ai commercianti di via Venti, i primi a non volere il mercato sulla strada più visitata della città «per poi a mezzanotte vedere che tutti i negozi erano già chiusi». Pensando alla edizione 2011 Occhiuto è lapidario: «Ho visto nostri operatori in lacrime chè hanno incassato meno di 50 euro in tutta la notte.
Il prossimo anno, se non cambiano le condizioni, diserteremo la manifestazione». Ma critiche alla manifestazione arrivano anche da sinistra. Il segretario del Prc Paolo Scarabelli: «Troppa birra, bottiglie spaccate: roba che ti lascia con lamaro in bocca».Notte bianca Polemiche da ambulanti e Prc
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