La notte no di Renzo Arbore: assalito dai ladri mentre dorme

Roma«Ma la notte no...» ripeteva ritmicamente il refrain dell’Orchestra Italiana nella sigla iniziale di «Quelli della notte», il fortunato programma di Renzo Arbore sulle reti Rai. Ironia della sorte, stavolta «quelli della notte» hanno preso di mira proprio il popolare showman. E, nel cuore della notte, intorno alle 3.30, una banda di rapinatori si è introdotta nella sua casa, in via Cortina d’Ampezzo, a Roma, per razziare soldi e gioielli.
I malviventi sono entrati nell’appartamento, che si trova al quarto piano di una elegante palazzina in un complesso di proprietà di un ente previdenziale, mentre il musicista dormiva e, dopo essersi introdotti in casa forzando una finestra, hanno svegliato Arbore intimandogli di consegnare denaro e gioielli. I rapinatori si sono arrampicati all’esterno dell’edificio fino al quarto piano utilizzando le tubature esterne e, forse, lasciando un «palo» vicino al portone d’ingresso.
Secondo quanto il musicista pugliese ha raccontato agli agenti delle volanti, intervenuti sul posto pochi minuti dopo l’allarme da lui stesso lanciato, i ladri, tre o quattro, erano a volto coperto e parlavano con un accento straniero. Con ogni probabilità romeni o albanesi. In una stanza dell’appartamento era presente anche la domestica filippina che si è svegliata sentendo i rumori, ma è stata minacciata e zittita.
«Mi hanno svegliato puntandomi all’improvviso una lampada molto forte negli occhi, una luce quasi accecante. Non sono riuscito a vedere se erano armati di coltelli o bastoni, ma ero spaventato ugualmente e quando mi hanno chiesto i soldi glieli ho dati». Queste alcune delle frasi che Renzo Arbore avrebbe detto alla polizia ricostruendo la brutta esperienza.
Renzo Arbore ha anche aggiunto che i malviventi non hanno fatto del male né a lui né alla domestica filippina anche se ambedue erano molto scossi all’arrivo della polizia nell’appartamento. Gli investigatori che hanno avviato le prime indagini, hanno effettuato i rilievi scientifici in casa di Arbore e, secondo i primi accertamenti, il bottino sarebbe di ottomila euro in contanti più orologi e oggetti preziosi il cui valore è ancora da quantificare.
Gli inquirenti stanno anche mettendo a confronto alcune analogie della rapina subita da Arbore con altre avvenute nella zona recentemente. Non è esclusa l’ipotesi investigativa di un basista presente in qualcuno dei cantieri che si occupano di lavori di ristrutturazione sia nel comprensorio dove abita Arbore sia in altre palazzine accanto, nella zona Trionfale, un quartiere residenziale della capitale.
Il colpo notturno in casa di Arbore, infine, proprio a causa della notorietà del derubato, è finito al centro di una polemica politica sulla sicurezza, sollevata da un consigliere comunale del Pd, Massimo Valeriani, che se l’è presa con il sindaco di Roma Gianni Alemanno: «Furti, rapine, scippi, episodi di razzismo, agguati mafiosi, e chi più ne ha più ne metta... Ogni giorno a Roma la violenza alza sempre di più il tiro. E oggi, nel bollettino quotidiano degno di un sobborgo di una città del Sud America, è il turno addirittura di Renzo Arbore, razziato in casa mentre dormiva. Ma Alemanno non aveva promesso, e vinto le elezioni sul tema del decoro e della sicurezza?».

Immediata la replica di Luca Gramazio, vicecapogruppo del Pdl in Campidoglio: «La dichiarazione sulla rapina in casa del maestro Arbore fatta da Valeriani dimostra quanto pressappochismo, quanta impreparazione e quanta inadeguatezza sia presente nei banchi dell’opposizione in aula Giulio Cesare. Aspettare il furto nell’abitazione di un vip così popolare come Renzo Arbore per addossare la colpa al sindaco di questa città, è un atto patetico».

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