Altro che campagna elettorale. Quella che sta covando sotto la sabbia di Santa Margherita, in questa estate afosa e umidiccia, è un vero e proprio festival della candidatura. Poche settimane fa il coordinatore provinciale di Forza Italia, Giovanni Boitano, aveva decretato a mezzo stampa la fine dell'inedita alleanza tra il centro-destra e un primo cittadino di segno opposto, lasciando presagire un possibile ammutinamento dei consiglieri azzurri. Claudio Marsano, ora, anticipa il nocciolo di una lettera aperta che indirizzerà nel mese di settembre ai cittadini: lui, alle elezioni teoricamente previste nella primavera del 2009, ci sarà comunque. E con una sua lista civica, assolutamente indipendente dai partiti. Che l'idillio con il centro-destra sia consegnato agli archivi, del resto, è ormai acclarato: «Quando i partiti si comportano in modo così prepotente - tuona lo stesso Marsano - significa che hanno perso il contatto con la gente. Sono pochi coloro che votano gli amministratori sulla base delle appartenenze politiche».
Uno sfoggio di bicipiti, questo, che lascia intravedere sulla testa della maggioranza nubi oltremodo minacciose. Benché in silenzio stampa, il Vice-Sindaco e consigliere provinciale forzista Gianni Costa non nasconde la propria aspirazione a salire sullo scranno più alto, a capo di una Giunta monocolore. Ma la discesa in campo è generale. Pur frazionata in diversi rivoli, la sinistra non intende stare a guardare: ci sarà il Partito Democratico coordinato da Jolanda Pastine, sorella dell'attuale assessore al turismo e alla cultura; ci sarà Borgo di Mare, la lista civica che dal 1999 al 2004 ha governato la città ma che ora, a seguito delle defezioni dell'ex Sindaco e deputato Angelo Bottino e Alessandro De Giovanni, riunisce solo esponenti di sinistra radicale. E a proposito di Bottino: anche lui sta meditando se è il caso di presentare una propria lista e inseguire il terzo mandato. Da non sottovalutare «Gente per Santa», l'associazione dell'ex candidato Sindaco Roberto De Marchi, che strizza l'occhio ad alcuni segmenti dell'area moderata ma che si presenterà anche a costo di correre autonomamente. All'elenco si aggiungono poi un'altra lista civica, il Gruppo Orizzonti, e i movimenti minori che non intendono rinunciare alla vetrina elettorale, dal Partito Comunista dei Lavoratori a La Destra. Nove liste, almeno sulla carta, per circa 180 candidati complessivi in una cittadina che non conta più di 10.000 abitanti. E che, pertanto, vota con il meccanismo del turno unico. Tutti contro tutti, il risultato di un lustro politico all'insegna degli scontri personalistici e di polemiche costanti.
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