Cronaca locale

Nubifragio a Milano, danni e allagamenti

La temperatura sei gradi sotto la media. Forse domani le prime «schiarite»

Silvia Villani

La città ha retto fino a sera. Poi sono iniziati i problemi: «Ci sono allagamenti in tutta Milano», spiegavano poco dopo le 20 i ghisa. «Stiamo tenendo sotto controllo il Seveso, il livello sale, siamo a rischio esondazione in zona Niguarda», aggiungevano i vigili del fuoco. Intorno alle 21 l’acqua è uscita dagli argini in viale Ca’ Granda e in via Valfurva, senza creare problemi alle case. È successo lo stesso all’interno del parco Lambro. La pioggia ha allagato anche alcuni tratti di corso Sempione e sottopassaggi in diversi punti della città. Tra le 20 e le 20.40 ai centralini del 115 sono arrivate settanta richieste di aiuto. In via Sant’Elia, a San Siro, i pompieri hanno portato soccorso a una pattuglia di ghisa, rimasta bloccata con l’auto nella strada allagata. «Andremo avanti così tutta la notte», era la previsione alle 22.
Non è andata meglio nell’hinterland. Tra Cinisello e Sesto San Giovanni sono dovuti intervenire i vigili per far uscire dalle loro auto gli automobilisti bloccati in un sottopassaggio invaso da mezzo metro d’acqua. È successo in via Gorki, a lato di viale Fulvio testi, davanti all’istituto scolastico «Parco Nord». I tombini hanno fatto scolare l’acqua fino alle 19. Poi, anche per colpa delle foglie cadute per terra, hanno smesso di funzionare e l’acqua ha invaso la strada. Sempre a Cinisello, dieci famiglie che vivono in via Martiri palestinesi hanno dovuto lasciare i loro appartamenti e chiedere ospitalità ad amici e parenti: nella palazzina sono in corso dei lavori di ristrutturazione sul tetto, la pioggia è filtrata nelle case. In via Copernico un’auto è finita nel canale colmo d’acqua per una manovra errata. I giovani che erano all’interno sono stati medicati. L’acqua ha invaso anche le corsie della Milano-Meda all’altezza di Paderno Dugnano. Molte richieste di aiuto sono arrivato anche da Senago. Alle 18 erano 20 i millimetri caduti.
«Non è una quantità altissima», spiegava Flavio Galbiati del centro Epson meteo. Nelle ore successive, però, la pioggia si è fatta più insistente, cadendo senza sosta. La Regione ha esteso il preallarme per rischio idrogeologico anche alla provincia di Milano. «La perturbazione nordatlantica arrivata ieri sulla Lombardia ha dato vita a precipitazioni diffuse e intense - spiegavano gli uffici regionali -. Saranno più moderate oggi e andranno gradualmente esaurendosi domani».
La massima ieri si è fermata a 15 gradi, sei sotto i valori che si registrano di solito all’inizio di ottobre. Il calo è stato brusco, «in due giorni abbiamo perso dieci gradi: venerdì la massima era a quota 25, due in più di sabato», continua il meteorologo. E la colpa è soprattutto della pioggia, che ieri ha potuto contare su un alleato, il vento. «Quella che si sentiva ieri in città e che rendeva il clima ancora più “invernale” era aria fresca in arrivo da est - riprende l’esperto del centro Epson meteo -. Se soffierà anche nei prossimi giorni? Seguirà grosso modo l’evolversi della perturbazione: oggi avremo ancora qualche soffio di vento che da domani si smorzerà».
E domani potrebbe essere anche il giorno delle schiarite. Meglio non illudersi, però: «Mercoledì e giovedì è previsto un nuovo peggioramento», avverte Galbiati. Le cose dovrebbero cambiare nel prossimo fine settimana, a partire da sabato.

«Mancano ancora troppi giorni, però, per dare delle certezze», conclude l’esperto.

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