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«Nucleare: a Genova non si rischia»

«Non ci sono rischi concreti in Europa per il passaggio della nube – spiega l’assessore del Comune di Genova, Carlo Senesi - La radioattività sarà percepita al massimo a livello strumentale. Anche per l’istituto superiore della Sanità non ci sono rischi per l’Italia, per tanto, come Comune, al momento non istituiremo un pool di esperti per monitorare la nube». Ieri, durante la riunione del consiglio comunale, il consigliere di Rifondazione Comunista, Antonio Bruno, ha chiesto all’assessore di fare in modo che sul sito internet del Comune di Genova venga riportato un link con le informazioni sulla nube tossica e gli eventuali rilevamenti in merito. La paura nucleare serpeggia anche in Liguria, tanto che le farmacie di Genova diventano presidio sul territorio per una corretta informazione sul pericolo radioattività dopo il terremoto che ha colpito il Giappone l’11 marzo scorso. Il consiglio direttivo di Federfarma Genova ha divulgato a tutti i 296 consociati della provincia le regole per conoscere, evitare ed eventualmente prevenire eventuali contaminazioni conseguenti all’esposizione a radioattività. I farmacisti sono dunque a disposizione dei propri clienti per fornire indicazioni e fugare timori.


Del rischio nucleare si è parlato ieri anche nel corso della presentazione di Slow Fish. «Dal Giappone non arriverà più pesce» ha detto Carlo Petrini, presidente di Slow Food. Le autorità sanitarie europee hanno già in agenda i provvedimenti necessari.

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