Nuova facciata per Santa Maria delle Grazie

Sui maxi-teli di rivestimento dei ponteggi l’opera «Broccato» di Flavio Favelli

Luciana Baldrighi

Il più elegante degli ordini religiosi ritorna alla ribalta della vita cittadina per un intervento di restauro conservativo delle facciate di Santa Maria delle Grazie con una convenzione tra pubblico e privato. Il Ministero per i Beni Culturali, la Direzione regionale per i Beni Ambientali e Paesaggistici della Lombardia, i Padri Domenicani e Tmc Pubblicità, sono i protagonisti di questo ampio progetto che coincide con gli ultimi eventi fissati per novembre alla presenza del Cardinale di Vienna Christoph Schoenborn.
Questo secondo restauro, che prevede il consolidamento delle facciate e del portale della Basilica di corso Magenta annessa al Convento dei Padri Domenicani insieme al Cenacolo Vinciano, è stato tenuto a battesimo dal ministro per i Beni culturali Rocco Buttiglione che si è recato nella mattinata per una visita di cortesia all’Ordine di San Domenico che proprio quest’anno festeggia i 100 anni di ritorno a Milano (15 novembre 1904) al convento di corso Magenta secondo per importanza a quello di Bologna dove si trovano le spoglie del loro fondatore.
Nel pomeriggio si è svolto il convegno presieduto dal priore Padre Stefano Rabacchi, Padre Agostino Selva, il consigliere del Ministro Buttiglione Giorgio Basaglia e la sovrintendente Carla Di Francesco, nel corso del quale è stato illustrato il restauro della Basilica portato avanti da Officina Progetto, Artes con il contributo degli architetti Paolo Gasparoli, Luigi Piantanida e da Libero Cordieri per la Sovrintendenza.
Da oggi, per sette mesi, si daranno il via ai lavori di conservazione delle superfici delle facciate e del portale dell’importante monumento milanese costruito nel 1463 e terminato alla fine del 1500 con un’aggiunta voluta da Ludovico il Moro, signore di Milano, per quanto riguarda l’abside che venne affidato al Bramante perché ne facesse la cappella di famiglia. Ma la chiesa del Solari venne consolidata anche a cavallo tra Ottocento e Novecento da Luca Beltrami architetto e restauratore milanese al quale il capoluogo lombardo deve ancora oggi l’esistenza dei maggiori edifici antichi e non solo cittadini. La seconda parte del restauro inizierà in primavera ed il preventivo dei lavori si aggira intorno ai 140mila euro stando ai calcoli dell’impresa. Una cifra che dovrebbe abbassarsi in base alla collaborazione con Tmc Pubblicità «In alto Arte sui ponteggi» che sosterrà la sponsorizzazione delle impalcature per l’intera durata del cantiere. La stessa concessionaria si era già occupata di sei importanti monumenti milanesi: la Colonna del Verziere, il Pozzo di Piazza Mercanti, le Lapidi della Loggia di Piazza Mercanti, il Monumento a Giuseppe Parini, quello a Carlo Cattaneo, la Fontana del Verziere. Il cantiere di Santa Maria delle Grazie sarà caratterizzato da un’opera di Flavio Favelli dal titolo «Broccato» stampata sui teli di rivestimento dei ponteggi. Per il lifting dell’abside del Bramante i milanesi hanno potuto ammirare invece un’opera di Stefano Arienti.


La Sovrintendente Di Francesco ha puntualizzato che la caduta dell’intonaco, laterizio, dalle cornici delle finestre e dai rivestimenti lapidei è il residuo di un restauro procedente ma concorde con il Priore Rabacchi ha poi messo l’accento sull’incuria dei ragazzi che giocano a pallone davanti al portale principale, ai tram e al traffico intenso: «Lancio un ulteriore appello al Comune - nella persona di De Corato - perché venga ripristinato il vecchio acciottolato che riveste tutto il marciapiede che circonda la basilica su tre lati. Non dimentichiamo che il complesso è stato inserito dal 1980 tra i siti della lista del Patrimonio dell’Unesco».

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