da Londra
«La Smart ForTwo non ha nulla da temere dalla nuova Fiat 500». Nei giorni scorsi Christoph Stuermer, esperto del settore auto dellIstituto di previsioni e studi di mercato Global Insight, aveva previsto che la neonata di casa Fiat avrebbe potuto letteralmente «spazzare via dal mercato italiano la Smart». E se lamministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, su questa previsione si è mantenuto piuttosto cauto affermando che si tratta di due modelli diversi con obiettivi differenti, della stessa opinione è il vicepresidente marketing e vendite di Smart (gruppo Mercedes-Benz), Anders Sundt Jensen.
«Non temiamo la Fiat 500 - risponde il manager al Giornale, durante il lancio della Smart micro-ibrida, cioè con motore benzina-elettrico - perché sono due auto differenti, che vengono scelte seguendo criteri particolari. La 500 è più lunga e più larga della Smart ForTwo. E poi hanno due utilizzi diversi. Chi compra la 500 fa una scelta di stile. Per noi lItalia è il primo mercato del mondo e la Smart ForTwo è un prodotto che funziona, che non accenna a diminuire il suo successo. Lo dimostra landamento del ciclo di vita. La crescita è stata seguita non da una stabilizzazione e poi da un declino, ma da un consolidamento del giro di affari e da un livello uniforme delle vendite, proprio per le caratteristiche uniche della Smart ForTwo.
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